Cgil Lombardia: "Mancano i docenti, la Regione si attivi"
Una "ripartenza delle politiche per l'istruzione" secondo il criterio dell'equita' e nell'ottica di sostenere "gli interessi della scuola pubblica di Stato e regionale". Sono queste le richieste della Flc Cgil alla nuova legislatura lombarda che ha anche sottolineato le "immediate emergenze" del settori, come organici adeguati, un diritto allo studio realmente esigibile, l'abbassamento a 900 del numero medio alunni per istituto, la messa in ruolo dei neo dirigenti scolastici idonei, precariato e l'istituzione di un tavolo istituzionale di confronto. "Sono tutte necessita' - hanno fatto notare dal sindacato - piu' volte nel tempo ribadite e piu' volte anche in modo sindacale unitario".
In particolare, il dito e' puntato contro le tabelle di ripartizione dei posti pubblicate dal Miur, rispetto alle quali la Flc Cgil vorrebbe una reazione del Governo regionale: "Riteniamo che anche i nuovi responsabili - hanno detto - si siano meravigliati come noi dell'inconsistenza del contingente dei posti consegnato alla nostra Regione, almeno cosi' vogliamo sperare. A tutti e' evidente il dato che, con il recente e confermato aumento della popolazione scolastica per il prossimo aanno scolastico, l'assegnazione di soli 638 posti aggiuntivi rispetto allo scorso anno e' palesemente insufficiente". Secondo l'associazione di categoria, infatti, "occorrono almeno 1.000 posti docente in piu' e altrettanti 1.000 posti per il sostegno. Se anche Regione Lombardia come noi condivide l'urgente necessita' di dare soluzione a questo problema - e' la conclusione - ci chiediamo se di conseguenza siano state poste in essere le azioni opportune presso il MIUR per recuperare, visto che siamo in tempi di definizione degli organici di diritto, le risorse necessarie ai fabbisogni della scuola lombarda, di chi ci lavora e per il suo buon governo pubblico". La Flc Cgil ha quindi chiesto un incontro urgente con la Regione.