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Cgil Milano: "Subito vaccinazioni a scuola o apriremo lo stato di agitazione"

Cgil Milano: "Subito vaccinazioni a scuola  o apriremo lo stato di agitazione"

"La scuola rimane aperta con lo straordinario impegno di chi ci lavora, ma se nell'incontro di martedì 2 marzo con l'Assessorato Istruzione di Regione Lombardia, ottenuto con richiesta unitaria delle OOSS regionali del Comparto Istruzione e Ricerca, non avremo risposte certe sulla somministrazione del vaccino al personale scolastico, apriremo lo stato di agitazione in tutte le scuole dell'area metropolitana milanese": così la Flc Cgil Milano. "Intimiamo a Regione Lombardia di dare immediata operatività senza stop o rinvii e di organizzare subito, come previsto nel piano nazionale, le vaccinazioni del personale della scuola e di tutti quei lavoratori impegnati nella filiera attraverso gli appalti dei servizi", prosegue il sindacato che in una nota ricorda che "in questi giorni L' Ats di Milano ha dichiarato a mezzo stampa un balzo dei contagi scolastici del 33 per cento in una sola settimana" e che "nell'area metropolitana tale balzo ha determinato il sorgere di nuove di zone rosse per l'alta incidenza e virulenza delle varianti presenti e per i numerosi focolai diffusi nelle classi del nostro territorio".

"A fronte di questi dati allarmanti - si legge nella nota dell Flc Cgil Milano - la nostra scuola continua a pagare un prezzo altissimo avendo svolto fin da settembre attività sempre in presenza, come accaduto per le scuole dell'infanzia, primaria e medie. Attende una specifica la campagna vaccinazioni, ma in Lombardia si procede talmente a rilento da sembrare ferma non avendo completato neanche le vaccinazioni alle persone oltre gli 80 anni. Mentre in molte regioni d'Italia per il personale della scuola è in corso la regolare somministrazione dei vaccini, Regione Lombardia ha annunciato da tempo Protocolli pronti da siglare con la Direzione Scolastica Regionale per l'imminente avvio, ma nessuno ne sa nulla. E dalle informazioni pervenute alle OOSS non risulta esserci alcun Accordo per procedere all'avvio della vaccinazione. Nessuno sa come, quando e dove inizierà. Non sono stati comunicati né i criteri né le modalità previste. E chi ne ha la responsabilità non ha ancora dato risposte ai continui solleciti delle OOSS. La situazione è gravissima. Manca un piano vaccinale per il personale scolastico ed è ancora assente l'attivazione dei tracciamenti e delle operazioni di screening. La comunicazione su questi prioritari impegni ad oggi è pretestuosa e reticente, esponendo il personale della scuola in una fase di alto rischio di contagio come dichiara la comunità scientifica e confermano i dati". "Questi ritardi non sono più sostenibili - afferma ancora il sindacato - ognuno faccia la sua parte".

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