CGIL, sciopero in Lombardia per la Palestina: "150mila in piazza"

CGIL, sciopero in Lombardia per la Palestina: "150mila in piazza"  

(imprese-lavoro.com) Milano – “Una grande giornata di mobilitazione per la Palestina – scrive in una nota CGIL Lombardia - per difendere la Global Sumud Flotilla, i principi della nostra Costituzione e la popolazione di Gaza sotto assedio. Lo sciopero ha inteso denunciare la responsabilità del Governo italiano, che ha abbandonato connazionali inermi in acque internazionali, impedendo di fatto l’azione umanitaria e violando i principi di solidarietà, giustizia e pace. In Lombardia lo sciopero ha registrato un’adesione media del 50%, con punte del 100% in aziende come la Cem di Mantova e negli appalti delle biblioteche di Bergamo, del 90% alla Lafranconi, a Cambielli Pavia e a Spreafico Lecco, dell’80% nei negozi Feltrinelli di Milano e in molte altre realtà. Presenze significative anche nei settori edile (fino al 70%), commercio e terziario (punte all’80%), turismo, chimico e tessile (dal 30 al 75%) e nelle fabbriche e industrie (fino al 90%). Restiamo in attesa di dati sui settori pubblici, trasporti e alcuni privati, seguiranno aggiornamenti. La partecipazione nelle piazze lombarde è stata straordinaria: oltre 150.000 persone hanno manifestato a Milano, Como, Cremona, Crema e in tanti altri territori, con cortei e presìdi diffusi e molto partecipati". 

"La mobilitazione non si ferma. Domani, sabato 4 ottobre, la CGIL sarà alla manifestazione nazionale a Roma per la Palestina e in sostegno della Flotilla; il 12 ottobre parteciperà alla Marcia Perugia–Assisi per la pace; il 25 ottobre sarà nuovamente a Roma con la mobilitazione nazionale “La Via Maestra – Democrazia al lavoro”. Come di consueto, anche le lavoratrici e i lavoratori delle strutture della CGIL Lombardia hanno scioperato per l’intera giornata. Le ore trattenute saranno devolute interamente ad iniziative umanitarie a favore della popolazione palestinese, per un valore complessivo superiore ai 100.000 euro. Lo sciopero è stato dunque anche un gesto concreto di solidarietà internazionale”. 

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