Milano
Chi è Alessandro Caputo, l'alpinista milanese che ha perso la vita sull'Himalaya
La spedizione partita il 7 ottobre per la scalata del monte Panbari è stata interrotta per una bufera

Chi è Alessandro Caputo, l'alpinista milanese che ha perso la vita sull'Himalaya
Per capire quanto Alessandro Caputo amasse la montagna basta scorrere i suoi profili social: sci ai piedi o zaino in spalla, sempre circondato da vette innevate. Milanese, 28 anni, studente di Giurisprudenza all’Università Statale di Milano e maestro di sci presso la Schweizer Skischule di Saint Moritz, Caputo incarnava la passione per l’avventura e la natura estrema: nelle rare foto in cui la montagna non è protagonista compaiono paesaggi di viaggi lontani, dall’Australia al Perù. Il suo ultimo post Instagram - pubblicato il 16 ottobre, nel pieno della spedizione - recitava così: "Il cuore è pieno: di meraviglia, di stanchezza, e di quella voglia inesauribile di andare ancora un po’ più in là".
I corpi di Alessandro Caputo e Stefano Farronato sono stati trovati sepolti sotto tre metri di neve dopo essere stati travolti da una valanga durante l'ascesa del Pambari, montagna alta 6.887 metri nell'Himalaya nepalese. Lo riferiscono i soccorritori. I due sono stati trovati all'interno della loro tenda. La forte nevicata e' stata provocata dal ciclone Montha che ha creato grandi difficolta' a molte spedizioni in quella zona. Sempre secondo i soccorritori, i telefoni cellulari di Farronato e Caputo non erano piu' attivi da venerdi' scorso. Il capo spedizione, Valter Perlino, era arrivato a circa 6.000 metri assieme ai due compagni di scalata, ma ha accusato un problema a un piede. I tre sono scesi assieme al campo base posto a 4.800 metri. Perlino si e' fermato mentre Farronato e Caputo hanno ripreso la scalata.
L'obiettivo del Panbari ed il salvataggio di Perlino
Il loro obiettivo era affrontare una montagna “fuori categoria”: il Panbari, 6.905 metri di quota, un “quasi settemila” nel cuore dell’Himalaya nepalese. I tre, nella pagina Instagram dedicata alla spedizione, si erano presentati come “tre anime diverse unite dalla stessa voglia di vivere avventure vere”. Arrivati in Nepal il 7 ottobre con regolare permesso dello Sherpa Alpine Trekking Service, avevano battezzato l’impresa “Panbari Q7” e l’ultimo aggiornamento social risaliva al 26 ottobre: “Il Panbari si fa sentire, ma il team risponde con determinazione e spirito di squadra.”. Ma il 28 ottobre, durante il tentativo di ascesa, Caputo e Farronato sono rimasti bloccati al Campo 1, travolti dal maltempo provocato dal ciclone Montha, che ha portato neve e vento intensi su tutta la catena himalayana, interrompendo i voli e i soccorsi. Solo Perlino è stato tratto in salvo da un elicottero governativo nepalese.











