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Coronavirus, in Lombardia calano ricoveri. Ma preoccupa Milano. I dati
Attilio Fontana

 Coronavirus, in Lombardia calano ricoveri. Ma preoccupa Milano. I dati

 I dati della diffusione del coronavirus in Lombardia sono positivi, fatta eccezione per il dato di Milano. Lo ha detto l'assessore regionale al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel corso del quotidiano punto stampa da Palazzo Lombardia.

I positivi sono cresciuti di 1337 unita' rispetto a ieri raggiungendo quota 50455 mentre i ricoverati sono saliti a 12009 (+7) mentre sono arrivati a 14798 (+1000) coloro che sono positivi, ma non devono andare in ospedale. Anche il dato dei ricoveri nelle terapie intensive prosegue in discesa: mentre ieri e' sceso di 55 persone, oggi e' sceso di altri 9 arrivando a 1317.

Crescono i dimessi (28224) e purtroppo crescono i decessi arrivati a 8905 + 249 . una crescita che e' diminuita rispetto a ieri "indubbiamente un elemento che terremo monitorato", ha concluso Gallera. 

LOMBARDIA, IN ARRIVO TRE MILIONI DI MASCHERINE

"L'ordinanza di ieri impone ai cittadini di indossare sempre quando escono di casa una mascherina o qualunque indumento copra bocca e naso. Da oggi la Protezione Civile Regionale iniziera' la distribuzione ai cittadini di una prima parte di mascherine per poter meglio rispettare l'ordinanza". Lo ha detto, nel consueto appuntamento pomeridiano in diretta su Facebook per fare il punto della situazione sull'emergenza coronavirus, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. L'assessore alla Protezione Civile, Pietro Foroni, ha infatti sottolineato come da domani saranno distribuiti, grazie ai volontari della Protezione Civile, "3,3 milioni di mascherine". La distribuzione in questa prima fase avverra' gratuitamente per coloro che persone che hanno difficolta' a trovare le mascherine o le persone fragili. "Circa 300 mila mascherine saranno distribuite da domani grazie a collaborazione con FederFarma - ha aggiunto Foroni - per averle all'interno della rete delle farmacie. Dei 3 milioni di pezzi restanti, 440 mila sono gia' state distribuite ai territori tra mercoledi' e giovedi', mentre gli altri 2,5 milioni sono gia' nei singoli capoluoghi di provincia" ha spiegato Foroni, che ha ricordato come "la distribuzione coinvolgera' i sindaci dei territori e gli esercizi commerciali: a seconda dei territori, sara' possibile torvarle negli alimentari, nei tabaccai, nei supermercati, negli uffici postali e nelle banche". 

Coronavirus: Borrelli, mascherine importanti, evitano contagio

"Sono stato nuovamente frainteso. Non indosso la mascherina perche' posso mantenere le distanze di sicurezza negli ambienti in cui lavoro. L'uso della mascherina e' importantissimo e l'ordinanza della Regione Lombardia va rispettata. E' importante dove non si riesce a rispettare la distanza. Le mascherine sono importanti perche' evitano la diffusione del contagio". Lo ha detto il capo dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli nel punto stampa delle 18. 

Astuti, numero decessi di pazienti maschi over 80 è impressionante

"Il numero dei decessi nella popolazione di sesso maschile nella fascia d’età sopra gli 80 anni ha superato l’1% della popolazione. Già di per sé questo dato è impressionante. Lo diventa ancora di più quando consideriamo che nella realtà il numero dei decessi è molto superiore a quanto registrato da questi dati", dichiara Samuele Astuti, Professore presso l'università Carlo Cattaneo e Consigliere Regionale Lombardia del PD. "Il numero dei tamponi pubblicato - spiega Astuti - è superiore quello degli ultimi giorni. Continua a essere alto il numero delle analisi ancora in corso: l’esito di questi test può spostare in maniera significativa l’analisi della situazione. Come sempre la volubilità di questo numero impone una grande prudenza nell’analisi degli andamenti perché potrebbero esserci variazioni sostanziali. Il rapporto tra decessi e casi positivi in Lombardia ha quasi raggiunto il 18%, in provincia di Bergamo è addirittura arrivato al 25%, ma sappiamo che il numero effettivo dei decessi in quella provincia è molto più alto di quanto non dicano questi numeri. Siccome il dato provinciale è più puntuale, soffre molto di più i ritardi nella comunicazione dei risultati. Per questo motivo anche per l’analisi provinciale deve valere la prudenza dettata dalle considerazioni presentate in precedenza. È assolutamente necessario pubblicare il numero di tamponi effettuati ogni giorno per ogni provincia."

"In quasi tutte le provincie - continua Astuti - la media mobile a cinque giorni torna a salire. Il segnale non è del tutto negativo perché si accompagna a un numero di test effettuati sensibilmente maggiore rispetto a sei giorni fa (circa 8100 oggi rispetto ai quasi 3600 del 31 marzo). Ci auguriamo che il numero dei test effettuati cresca sensibilmente nei prossimi giorni. Bisogna guardare con attenzione allo sviluppo della situazione dell’area metropolitana di Milano, che rimane costante in questi ultimi giorni senza dare segni di miglioramento. Si ribadisce la difficoltà di analizzare dati di cui non è garantita l’uniformità e l’omogeneità."

"Il vero aspetto critico dei dati odierni - conclude Astuti - è rappresentato dal fatto che, nonostante il numero di tamponi sia superiore a quello indicato negli ultimi giorni (e più del doppio di quelli pubblicati lunedì e martedì) la percentuale di casi positivi sia cambiata superiore al 30%, dopo tre giorni in cui era rimasta stabilmente sotto questo valore. Il numero dei tamponi continua però ad essere insufficiente, soprattutto per quello che riguarda il supporto alle azioni di contenimento. Sono state da pochi giorni attivate le Unità Speciali Continuità Assistenziali (USCA). Perché rappresentino un vero contributo alla soluzione del problema devono essere costituite in maniera diffusa sul territorio, quindi il loro numero deve essere significativamente superiore a quanto indicato finora. Continua a essere insufficiente il supporto che le ATS offrono alle RSA, vero punto critico della situazione attuale in Lombardia."

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