Milano
Corpo smembrato in Bovisasca a Milano: arrestati due ladri legati a killer
Avevano deciso di lasciare l'Italia a seguito dell'omicidio di Hernandez Tautiva Cristian Giovanny, ucciso a coltellate il 30 marzo dopo una grigliata
Corpo smembrato in Bovisasca a Milano: arrestati due ladri legati a killer
Un colombiano di 28 anni e una peruviana di 23 anni sono stati arrestati con l'accusa di essere stati complici in alcuni furti nell'hinterland milanese di due colombiani fermati all'inizio di aprile con l'accusa di avere ucciso un connazionale il cui cadavere venne dato alle fiamme nel quartiere Bovisasca di Milano. Stando a quanto ricostruito dal pm David Monti, i due erano pronti a fuggire verso la Spagna, ma sono stati fermati dai carabinieri di Rho (Milano) per avere commesso piu' 'colpi', a partire dallo scorso marzo, a Rho, San Giuliano Milanese, Cinisello Balsamo e Lodi, in concorso con Ronaldo Jhonatan Vega Hernandez detto 'Pericles' e con Dilan Mateus Carddenas detto 'Mateo', entrambi ' in carcere per l'omicidio (il secondo catturato in Francia e poi estradato). Il fermo e' stato stato convalidato dal gip Guido Salvini, che ha emesso anche l'ordinanza di custodia in carcere. Dalle intercettazioni, osserva il gip, risulta che entrambi gli indagati per i furti, il colombiano Michael Escudere Jimenez e Astrid Gianella Maita Nicudemos, "erano intenzionati ad allontanarsi nel piu' breve tempo possibile dal territorio nazionale per trasferirsi definitivamente in Spagna e successivamente in Israele".
La decisione di lasciare l'Italia sarebbe stata presa proprio "a seguito dell'omicidio che aveva visto come vittima Hernandez Tautiva Cristian Giovanny", ucciso a coltellate il 30 marzo dopo una grigliata, "con il conseguente arresto" dei due loro complici nei furti "e quindi il timore di essere a loro volta oggetto di indagini ed essere arrestati". Stando agli atti, i due arrestati, assieme ai due complici, per mettere a segni i colpi nelle case si erano divisi i compiti tra "materiali esecutori" dei furti e chi rivestiva le funzioni "di 'palo'" o "di autista". Nell'inchiesta sull'omicidio di fine marzo, era finito in manette anche un altro colombiano, il 38enne Arley William Gomez Arango, accusato di aver aiutato gli altri due a fare a pezzi il corpo della vittima con un'accetta e a dargli fuoco insieme alla spazzatura in un condominio di via Cascina dei Prati, a Milano.