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Milano
Covid: 1.746 nuovi casi e 40 morti in Lombardia, tasso positività sale a 5,2%
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Covid: 1.746 nuovi casi e 40 morti in Lombardia, tasso positività sale a 5,2%

Sono 1.746 i nuovi positivi al coronavirus in Lombardia, a fronte di 33.047 tamponi effettuati (di cui 24.432 molecolari e 8.615 antigenici), con un tasso di positivita' che sale al 5,2 per cento, rispetto al 4,4 di ieri. I decessi nelle ultime 24 ore sono stati 40 (ieri 46), per un totale di 27.299 morti da inizio pandemia.

Aumentano di tre unita' rispetto a ieri i pazienti ricoverati in terapia intensiva, raggiungendo quota 362. Scendono, invece, i ricoveri nei reparti ordinari, dove ci sono 3.539 persone, quindici meno di ieri. I guariti/dimessi, infine, sono oggi 2.155. Lo fa sapere il quotidiano bollettino sull'andamento della pandemia diffuso da Regione Lombardia. 

 nuovi casi di Covid-19 in provincia di Milano sono oggi 466 (ieri +395), di cui 182 a Milano citta' (ieri 157). Segue la provincia di Brescia, con 437 nuovi casi (ieri 429). Incremento a tre cifre anche nelle province di Bergamo, con 146 nuovi casi, Mantova (+117) e Pavia (+115). Sfiorano il centinaio le province di Como (+90) e Monza e Brianza (+88). Seguono Varese (+65), Lecco (+61), Cremona (+53), Lodi (+43) e Sondrio (+23). 

Milano, 04 feb) “Il Piano vaccinale sarà fondamentale per conciliare Diritto alla Salute, al Lavoro e allo Studio. E altrettanto fondamentale sarà il coinvolgimento dei medici del lavoro”.

 

E’ stato questo il focus principale su cui il vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha posto l’attenzione con il coordinatore dell’Unità di crisi per la distribuzione dei vaccini, Guido Bertolaso durante l’incontro in videoconferenza con 70 presidenti e referenti di associazioni di categoria e organizzazioni sindacali. All’ordine del giorno appunto la presentazione del piano vaccinale da qui all’estate.

“Fin dal mio insediamento – ha osservato Moratti - ho sposato il metodo dell'ascolto con tutto il personale sanitario, i sindacati, il terzo settore. In agenda abbiamo il piano vaccinale, la revisione della legge sanitaria, la riduzione delle liste di attesa. Ma è chiaro che l'attenzione è concentrata sul piano vaccinale per contrastare il Covid. In questo senso c’è grande soddisfazione per la disponibilità di Guido Bertolaso a collaborare con noi. Nel mettere in campo questo piano vaccinale abbiamo fissato grandi obiettivi che riguardano il Diritto alla Salute, al Lavoro e allo Studio. È evidente che tutti i diritti sono fondamentali, ma è altrettanto evidente che in questo momento la salute è condizione necessaria per garantire la ripresa del mondo del lavoro. Fin dai primi giorni del mio insediamento mi sono battuta contro l'erronea classificazione di Regione Lombardia in zona rossa. Un errore che è durato solo una settimana, ma il nostro impegno per il passaggio in zona gialla è l'esempio della nostra attenzione verso le categorie produttive”.

SUGGERIMENTI E NUOVA PROPOSTA OPERATIVA - Dalle associazioni sono arrivati apprezzamenti, suggerimenti e qualche preoccupazione. Moratti ha ribadito le sollecitazioni inviate al ministro Speranza e al commissario Arcuri e ha infine lanciato una proposta operativa: “Con grande interesse ho ascoltato i suggerimenti oltre ad aver recepito la preoccupazione per l’arrivo dei vaccini e la loro tipologia abbinata alle categorie della popolazione. Per questo, ho chiesto al commissario e al ministro della Salute l’opportunità di utilizzare il vaccino Sputnik prodotto in Russia. E che il ministro della Salute si faccia promotore della richiesta di verificare la possibilità tecnica e scientifica di allungare i tempi della somministrazione tra la prima e seconda dose. Stessa cosa per gli specializzandi: ho sollecitato il loro coinvolgimento non sulla base delle previsioni della Legge di stabilità. Non solo, dunque, per un mese e senza remunerazione, ma per tre o quattro mesi con evidentemente retribuita la loro attività. Ci potrebbe essere un emendamento che andrebbe a interessare il decreto ristori. Ho colto con attenzione l’indicazione delle categorie dei lavoratori maggiormente esposti. Quello delle priorità è uno dei punti più sollecitati dalle Regioni al Governo. Il tema delle fragilità è senza dubbio uno di quelli che meritano maggior attenzione”. Moratti ha infine chiesto ad associazioni e organizzazioni di individuare un referente operativo che possa coordinarsi e interfacciarsi con Guido Bertolaso. 

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