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Covid, 23 milioni in meno per il restauro del Duomo di Milano

Covid, 23 milioni in meno per il restauro del Duomo di Milano

Nonostante le perdite di circa 23 milioni dovute ad un calo del flusso turistico di circa l'80% i lavori per il restauro del Duomo di Milano non possono interrompersi. A spiegarlo - oggi durante una conferenza stampa su Teams - e' stato il direttore generale della Veneranda Fabbrica, Fulvio Pravadelli. "Vogliamo assolutamente continuare i lavori. Abbiamo, per fortuna, rinnovato l'accordo per un contributo con il Ministero delle Infrastrutture e stiamo definendo quello con la Regione Lombardia. Grazie a queste risorse e ad un po' di riserve che abbiamo e che riusciremo a trovare con le nuove forme di finanziamento, abbiamo intenzione di continuare. Sara' possibile qualche dilazione, ma stiamo cercando di privilegiare le forze interne e non gli appalti esterni, con l'obiettivo di mantenere la tabella di marcia per i prossimi tre anni", ha spiegato il manager. Tra i restauri piu' impegnativi che la Veneranda Fabbrica sta svolgendo c'e' quello del grande organo, "a cui ha contribuito anche Banca Intesa". A spiegare la necessita' dell'intervento e' stato l'ingegner Francesco Canali, direttore dei lavori, che e' intervenuto proprio dalle guglie della cattedrale: "Secondo l'ultima valutazione straordinaria l'organo era giunto ad un fine vita. Se interrompiamo il restauro rischiamo di perdere il funzionamento di uno dei dieci piu' grandi organi del mondo, il piu' grande d'Italia e il secondo piu' grande d'Europa".

 Fin dal 1387 anno dell'inizio dei lavori, la Veneranda Fabbrica non ha mai smesso di funzionare per mettere in sicurezza la struttura monumentale: "La Fabbrica del Duomo non puo' fermarsi - ha illustrato Canali - anche perche' gli investimenti fatti per garantire l'esecuzione dei lavori, ad esempio il grande ponteggio che fascia da qualche anno una lato della facciata, ha un costo di centinaia di migliaia di euro che deve essere ammortato in tempi sensati. La manutenzione richiede cure continue, e se i lavori non vengono fatti in tempi brevi, la statica potrebbe avere delle conseguenze. Le soste sono davvero un problema soprattutto per la sicurezza, oltre che per la conservazione e valorizzazione". "Con la sua inesausta vena creativa, nonostante il lockdown che colpisce in modo totalizzante la cultura e il turismo e che ci auguriamo di superare molto presto, la Veneranda Fabbrica continua a lavorare attraverso i propri cantieri di restauro per continuare a far risplendere l'infinita bellezza della Cattedrale, pronta ad accogliere i nuovi visitatori che ne varcheranno le soglie per affiancarsi ai fedeli che in questi giorni d'Avvento vivono il Duomo in un clima di sobrieta' e di raccoglimento interiore", ha aggiunto monsignor Gianantonio Borgonovo, arciprete del Duomo di Milano.

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