Delitto di Garlasco, Angela Taccia: "Se Sempio ha ucciso Chiara, smetto di fare l'avvocato e mi ritiro sulle montagne" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 13:25

Delitto di Garlasco, Angela Taccia: "Se Sempio ha ucciso Chiara, smetto di fare l'avvocato e mi ritiro sulle montagne"

Angela Taccia è l'avvocato che difende Andrea Sempio, indagato per il delitto di Chiara Poggi. I due sono anche amici da venti anni: "Lo difendo e non mollerò neanche morta, mio marito capisce cosa provo e mi appoggia. Andrea è innocente. E quando questa

di Giorgio d'Enrico

Delitto di Garlasco, Angela Taccia: "Se Sempio ha ucciso Chiara, smetto di fare l'avvocato e mi ritiro sulle montagne"

"Se Andrea ha ucciso Chiara, io smetto di fare l’avvocato e mi ritiro sulle montagne", afferma Angela Taccia, legale di Andrea Sempio, in un’intervista esclusiva rilasciata al settimanale Oggi in edicola dall'1 agosto. Taccia, che conosce il gruppo di amici di Garlasco fin dal 2005, difende l’indagato con convinzione e passione: "Lo difendo e non mollerò neanche morta, mio marito capisce cosa provo e mi appoggia. Andrea è innocente. E quando questa storia finirà, spero che gli chiederanno tutti scusa".

Nel 2005 l'incontro tra Angela Taccia ed Andrea Sempio

Angela Taccia racconta il primo incontro con il gruppo al centro dell’inchiesta per l’omicidio di Chiara Poggi: "Halloween del 2005, avevo 16 anni. Mi ero fidanzata con Alessandro Biasibetti, un compagno di liceo. Mi portò a Garlasco, al pub Punto Zero, e mi disse: 'Quelli sono i miei amici'. Erano tutti al tavolo, Andrea Sempio, Marco Poggi, Mattia Capra, Roberto Freddi. Iniziai a passare i sabati con loro". La legale definisce quel gruppo "una seconda famiglia".

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Taccia e la relazione con Biasibetti, oggi frate: "Scelta che ci lasciò disorientati"

Per la prima volta Taccia ripercorre anche la sua relazione con Alessandro Biasibetti, oggi frate domenicano. "Intorno al 2013, lui cambiò. Non so cosa successe, frequentava la facoltà di Legge, ma sembrava che non gli interessasse più. Si allontanò da noi sempre di più, finché un giorno ci lasciammo. Ancora non mi capacito che sia potuto cambiare così tanto. Quando abbiamo saputo che si era fatto frate domenicano eravamo tutti un po’ disorientati".

“Sempio? Un ragazzo gentile, che salvava persino i grilli”

Taccia descrive con affetto l’Andrea Sempio adolescente: "Era particolare, con i capelli lunghi, le magliette dei gruppi metal e gli anfibi. Ma nonostante l’apparenza un po’ dura, usciva dai locali chiedendo 'permesso' e 'scusi', cedeva il passo agli anziani, una volta si accorse di un grillo in difficoltà e rimase indietro per metterlo su una pianta. Notava persino le formiche in fila e ci diceva di non calpestarle…".

"Tra il 2009 e il 2010, passai un momento familiare molto difficile e sparii per un po’ dalla circolazione. Lui mi scrisse un messaggio, era la prima volta: 'Come mai non mi rompi più le scatole? Qualcosa non va?'. Nessun altro se n’era accorto. Mi aiutò in tutti i modi: 'leggi questo libro', 'ascolta questa canzone', 'scrivi una lista di cose che ti piacerebbe fare', 'perché non fai uno sport per rilassarti un po’'". L’avvocata esclude categoricamente l’ipotesi che Andrea Sempio potesse condurre una doppia vita o essere l’assassino: "Non poteva avere una doppia vita, né essere un assassino. Non sopportava la violenza, si turbava persino se qualcuno si azzuffava fuori dai locali…".

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