Delitto di Garlasco, il giallo del campione “MDX1” e le tre tracce femminili sulla scena del crimine - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 16:50

Delitto di Garlasco, il giallo del campione “MDX1” e le tre tracce femminili sulla scena del crimine

Al centro delle nuove indagini sulla morte di Chiara Poggi torna un campione di dna maschile sulla mano destra della vittima. Ma sotto i riflettori degli esperti ci sono anche tre tracce biologiche presumibilmente femminili, isolate in tre punti della sce

Di Giorgio d'Enrico

A quasi 18 anni dall’omicidio di Chiara Poggi, una traccia di Dna maschile raccolta nel 2007 sulla mano destra della vittima torna sotto esame. Il campione, siglato “MDX1”, era stato giudicato non attendibile, ma con le nuove tecniche di indagine genetica potrebbe fornire risposte decisive. La Procura di Pavia ipotizza la presenza di più persone sulla scena del delitto.

Garlasco, la nuova traccia al centro delle indagini

Un campione di Dna maschile, siglato “MDX1”, raccolto nel 2007 sulla mano destra di Chiara Poggi, è tornato al centro delle nuove indagini sull’omicidio di Garlasco. Il profilo genetico venne isolato dai carabinieri del Ris subito dopo il delitto, ma i primi accertamenti non permisero risultati certi a causa di anomalie tecniche e della scarsa intensità dei segnali. Nel 2014 il campione fu riesaminato dal professor Francesco De Stefano, senza però arrivare a conclusioni definitive.

Il genetista Marzio Capra, ex vicecomandante del Ris di Parma e consulente della famiglia Poggi, chiarisce interpellato da Fanpage: “MDX1 era il campione della mano destra, chi parla di ‘pollice’ forse non conosce bene le carte. Già all’epoca gli stessi consulenti del pm avevano escluso quella lettura. I campioni vennero messi in provette uniche per ogni mano, non separati dito per dito”. Capra sottolinea che le analisi eseguite in passato erano state definite “non attendibili” e che “non è ancora cambiato nulla: vediamo cosa dirà il perito”.

L’attesa per l’incidente probatorio e le tre tracce femminili

È attesa ora la discussione dell’incidente probatorio disposto dalla gip di Pavia, Daniela Garlaschelli. Il dattiloscopista Domenico Marchigiani è stato incaricato di verificare anche le impronte presenti sui rifiuti trovati in casa Poggi. Parallelamente, nuove analisi riguardano tracce genetiche femminili individuate nel 2007, ma mai pienamente interpretate per la scarsità del materiale. Per la Procura di Pavia, che indaga oggi Andrea Sempio per omicidio in concorso, la presenza di più persone sulla scena resta un’ipotesi concreta. Il pubblico ministero Fabio Napoleone ha incaricato la consulente Cristina Cattaneo di approfondire due aspetti: l’identificazione dell’arma del delitto e la possibilità che la giovane non sia stata uccisa da una sola persona. Sarebbero tre le tracce biologiche da considerare, presumibilmente femminili, isolate in tre punti della scena del crimine la mattina del 13 agosto 2007.

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