Milano
Delitto di Garlasco, il giallo della collanina mai analizzata nei verbali del 2007
Dal fascicolo dell’indagine sull’omicidio di Chiara Poggi emerge un dettaglio dimenticato: una collanina da uomo fotografata sul divano di casa

Garlasco, una collanina misteriosa nei verbali del 2007
Un nuovo elemento riaccende l’attenzione sul delitto di Garlasco. Nella puntata di questa mattina di Mattino 5, i giornalisti hanno riportato un dettaglio finora poco noto delle indagini del 2007: una collanina da uomo in cuoio, con la parte anteriore intrecciata e la parte posteriore liscia, chiusa da un gancio metallico su entrambi i lati. L’oggetto è visibile nelle fotografie scattate dai carabinieri durante il sopralluogo, poggiato su uno dei divani della casa di Chiara Poggi.
Garlasco, la collanina compariva nei materiali a verbale nel 2007
Secondo quanto emerso, la collanina risulta tra i materiali elencati nei verbali d’indagine del 2007 ma non è chiaro se sia stata effettivamente analizzata. L’oggetto era stato già segnalato dal giornalista Luigi Grimaldi nelle scorse settimane, come possibile elemento rimasto senza seguito investigativo. Non si sa se il reperto sia ancora conservato o se sia stato distrutto, ipotesi possibile considerando che esiste una sentenza definitiva e un colpevole riconosciuto dalla legge per l’omicidio di Chiara Poggi.
La Procura di Pavia, che ha riaperto il fascicolo dopo le nuove indagini, potrebbe ora verificare lo stato di conservazione della collanina e di altri oggetti repertati ma non esaminati. Di alcuni reperti, come parte dei campioni biologici, esiste un verbale di smaltimento; di altri, come l’intonaco dell’impronta 33, no. È possibile quindi che la collanina rientri tra i materiali ancora presenti nei depositi giudiziari.
Tutti gli oggetti repertati ma mai analizzati sulla scena del crimine
Nel corso della trasmissione televisiva sono stati citati anche altri reperti repertati nel 2007 e mai analizzati: quattro braccialetti, una collanina con ciondolo, una cavigliera di metallo, un orologio, un orecchino destro e un elastico per capelli. Tutti elementi che, se ancora disponibili, potrebbero offrire ulteriori spunti di indagine in un caso che continua, dopo diciotto anni, a sollevare interrogativi e ipotesi alternative sulla dinamica e sull’identità dell’assassino.
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