Delitto di Garlasco, Lovati: “Chiara vittima della massoneria bianca. Sempio, Stasi e le gemelle Cappa non c'entrano" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 09:46

Delitto di Garlasco, Lovati: “Chiara vittima della massoneria bianca. Sempio, Stasi e le gemelle Cappa non c'entrano"

Il legale di Andrea Sempio accusa: “Chiara Poggi uccisa da un’organizzazione criminale, non dagli indagati. Non si arriverà mai alla verità. Venditti? Magistrato integerrimo”

Di Giorgio d'Enrico

Sugli ultimi sviluppi del caso Garlasco interviene l’avvocato Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio. Secondo il legale l’omicidio di Chiara Poggi è destinato a rimanere senza colpevoli: “Stasi, Sempio, le gemelle Cappa non c’entrano nulla”. Lovati parla di una “massoneria bianca” legata a traffici criminali e difende l’ex procuratore Mario Venditti, indagato per corruzione: “Somme ridicole, capziosità della procura di Brescia”

Delitto di Garlasco, Lovati: “Non si arriverà mai alla verità. Sempio, Stasi e le gemelle Cappa non c'entrano"

Secondo l’avvocato Massimo Lovati, che assiste Andrea Sempio nel nuovo filone d’inchiesta sul delitto di Garlasco, l’omicidio di Chiara Poggi rischia di restare senza un colpevole. “Non si arriverà mai alla verità – dichiara in un’intervista a La Stampa –. Ma una cosa è lampante: Stasi, Sempio, le gemelle Cappa non c’entrano niente con il delitto. Sono tutti personaggi in cerca d’autore”.

Per il legale, la giovane di Garlasco sarebbe stata vittima di “un’organizzazione criminale, gente che ci mette due secondi a spararti in bocca”, in un contesto legato a “pedofilia degli enti ecclesiastici e traffico di organi umani. Io la chiamo massoneria bianca”.

Lovati: "Su Venditti una capziosità evidente"

Lovati interviene anche sul caso dell’ex procuratore di Pavia Mario Venditti, oggi indagato per corruzione in atti giudiziari. L’ipotesi degli inquirenti di Brescia riguarda presunti flussi di denaro per ottenere l’archiviazione dell’indagine su Sempio. Ma il difensore ribatte: “C’è una capziosità evidente da parte della procura. Parlano di 20 o 30mila euro, ma sul biglietto conservato dal padre di Sempio c’è scritto 20 o 30 euro: la cifra necessaria per ottenere copia dell’atto di archiviazione. È un preventivo di spesa. Se si forza la verità, come cercano di fare, tutto diventa possibile. E comunque sarebbe una somma ridicola per un’accusa di corruzione in atti giudiziari. Venditti è un magistrato integerrimo, uno dei migliori che abbia conosciuto nella mia carriera”.


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Garlasco, Lovati: "Chiederanno il rinvio a giudizio per Sempio. E il gup proscioglierà"

Sul fronte processuale, Lovati ritiene che Sempio verrà comunque rinviato a giudizio, nonostante la sua estraneità ai fatti: “È stato tirato dentro sulla base di un semplice scontrino di parcheggio, a cui la difesa di Alberto Stasi si è attaccata. Tutto nasce da lì. La procura chiederà il rinvio a giudizio perché, dopo tutto questo trambusto, sarebbe imbarazzante chiedere l’archiviazione. Faranno una richiesta scritta bene, che fornirà alla difesa di Stasi il destro per chiedere la revisione del processo. Ma allo stesso tempo daranno al gup l’occasione per prosciogliere Sempio. Così potranno lavarsene le mani”.

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