Milano
Medio Oriente, Calenda a Milano con Renzi: "Le due piazze? Schlein ha cercato una sintesi, AVS e M5S avvilenti"
Al Parenti l'iniziativa promossa da Azione e Italia Viva. Con Matteo Renzi e Carlo Calenda anche l'ex ostaggio Aviva Siegel, rapita dal Kibbutz Kfar Aza il 7 ottobre e il dissidente palestinese Hamza Howidy, attivista per i diritti umani

"Due popoli, due Stati": Medio Oriente, a Milano l'iniziativa di Azione e Italia Viva
Una maratona oratoria per chiedere il cessate il fuoco a Gaza, il rilascio degli ostaggi e promuovere la soluzione politica due popoli, due Stati al conflitto mediorientale. L'evento si svolge oggi al Teatro Parenti di Milano a partire dalle 18. Gli organizzatori sono Azione e Italia Viva. L'evento sarà aperto da Matteo Renzi e chiuso da Carlo Calenda. Dopo Renzi, parleranno dal palco del teatro milanese l'ex ostaggio Aviva Siegel, rapita dal Kibbutz Kfar Aza il 7 ottobre, rilasciata nel novembre 2023 che per la prima volta parlera' in Italia, moglie di Keith rilasciato l'1 febbraio 2025, dopo 484 giorni di cattivita' e il dissidente palestinese Hamza Howidy, attivista per i diritti umani, parte del movimento di protesta "Bidna Naish", "vogliamo vivere" che chiede il disarmo di Hamas e la liberazione degli ostaggi; Il deputato di piu' Europa Benedetto della Vedova, a cui seguira' un video intervento di Fra Francesco Patton, Custode di Terrasanta; e ancora il senatore del Pd Graziano Delrio, il direttore Enrico Mentana, l'eurodeputata Pina Picierno.
Calenda e le due piazze: "Schlein ha cercato una sintesi, AVS e M5S avvilenti"
"Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra vogliono avere tutta per loro questa discussione. La Schlein era disponibile a una sintesi ma loro no e lo trovo sinceramente avvilente". Lo ha detto Carlo Calenda a margine dell'iniziativa 'Due popoli, due Stati, un destino' in corso a Milano. "Abbiamo avuto proteste dei pro-Pal, abbiamo avuto proteste di chi ritiene che non e' legittimo dire che Netanyahu si deve fermare. Protestino pure, io sono un liberale e le intolleranze non le accettiamo" ha aggiunto il leader di Azione. "Avevamo proposto una cosa molto semplice: dire chiaramente che quella piazza non era aperta a chi invoca la distruzione dello Stato di Israele, a chi urla 'dal Giordano al mare' o a chi compie atti contro i cittadini israeliani in quanto tali. Una cosa - ha concluso Calenda - e' criticare Netanyahu, e io lo critico duramente, un'altra e' prendersela con un intero popolo"
Le scritte davanti al Parenti: "Israele terrorista"
"Sbarriamo la strada a guerrafondai e sionisti, Israele terrorista, con la Palestina fino alla vittoria" e ancora "Israele terrorista". Sono le scritte che sono comparse nella notte davanti all'ingresso del teatro Franco Parenti di Milano. Le frasi contro Israele nel corso della mattinata sono state cancellate, dal teatro, dal muro che costeggia l'edificio. Sul posto, a controllare la situazione, è presente una volante della Polizia. Fuori ci sarà un presidio della Brigata ebraica e dell'Associazione Pro Israele per chiedere di rivedere alcune posizioni della manifestazione
Le polemiche alla vigilia della manifestazione
La manifestazione nasce in parziale contrapposizione con quella organizzata dal campo largo a Roma per sabato 7 giugno, più orientata ad una unilaterale condanna dell'azione militare del governo israeliano. Ma l'evento di Calenda e Renzi ha comunque suscitato i malumori della comunità ebraica milanese, che non parteciperà all'iniziativa.