Equalize, inchiesta parallela sul presunto furto e la manipolazione di chat di Boeri - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 15:47

Equalize, inchiesta parallela sul presunto furto e la manipolazione di chat di Boeri

Nuova inchiesta della Procura su presunti accessi abusivi ai messaggi tra Stefano Boeri e Carla Morogallo. L’indagato, Gabriele Edmondo Pegoraro, è già coinvolto anche nel fascicolo Equalize

di Giorgio d'Enrico

La Procura di Milano ha aperto un’indagine parallela al caso Equalize, concentrata sul presunto furto e manipolazione di chat tra il presidente della Triennale Stefano Boeri e la direttrice generale Carla Morogallo. Nel registro degli indagati è stato iscritto l’informatico vicentino Gabriele Edmondo Pegoraro, ex dipendente di società che collaboravano con diverse Procure italiane. Contestati accesso abusivo a sistemi informatici e interferenze nelle comunicazioni.

Equalize, inchiesta parallela sul presunto furto e la manipolazione di chat di Boeri

Il pubblico ministero Francesco De Tommasi ha aperto un nuovo filone investigativo  che  riguarda la sottrazione e l’alterazione di messaggi scambiati tra Stefano Boeri e Carla Morogallo, rispettivamente presidente e direttrice generale di Triennale Milano. Chat finite in presunti “dossier” raccolti da operatori di Equalize.

Come riferisce LaPresse, essere iscritto nel registro degli indagati è Gabriele Edmondo Pegoraro, 49 anni, informatico vicentino esperto di bitcoin e cybersecurity. Già dipendente di società che forniscono strumenti di intercettazione a varie Procure, è accusato di accesso abusivo a sistema informatico e di interruzione o impedimento illecito di comunicazioni. L’iscrizione risale al 26 luglio, a seguito delle querele presentate a marzo da Boeri e Morogallo.

Le querele di Boeri e Morogallo

Assistiti rispettivamente dal professor Francesco Mucciarelli e dall’avvocato Giacomo Lunghini, i due dirigenti hanno denunciato la diffusione di chat private manipolate. Boeri, sentito dai carabinieri di Varese a gennaio, ha riferito di aver saputo dell’esistenza di dossier contenenti stralci alterati delle sue conversazioni con la direttrice generale.

Morogallo ha segnalato anche un episodio ritenuto collegato: un esposto anonimo, corredato da documenti interni della Triennale, in cui si ipotizzavano irregolarità nella sua nomina. Quel fascicolo era stato affidato al pm Giovanni Polizzi, che lo archiviò senza ravvisare reati. L’anonimo risalirebbe al periodo gennaio-agosto 2022, in una fase segnata dalle tensioni legate allo scioglimento dell’Associazione Amici della Triennale, guidata allora da Elena Tettamanti.

Pegoraro non è solo l’unico indagato in questa inchiesta, ma risulta anche destinatario di un avviso di conclusione indagini preliminari sul caso Equalize, trasmesso a fine luglio. In quel fascicolo rischia di essere rinviato a giudizio.

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