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Esposito: Misurarsi con Craxi significa misurarsi con la storia del Paese
(dalla pagina Facebook di Base Riformista Milano Metropolitana)

Esposito: Misurarsi con Craxi significa misurarsi con la storia del Paese

Non è pensabile - si legge in un post di Marco Esposito pubblicato sulla pagina Facebook di Base Riformista Milano Metropolitana - vivere nel presente e progettare il futuro senza fare i conti con la propria storia recente. Qualcuno dirà sempre che i tempi non sono maturi, ma nella storia  affrontare una sana, laica, discussione su una figura certo contraddittoria, caratterizzata da luci e ombre, ma comunque politicamente centrale come quella di Bettino Craxi, non può far male. Perché dovrebbe far male ragionare ? Parlare della storia politica di questo paese e dei suoi protagonisti, vuol dire riflettere sulla nostra storia.A 20 anni dalla sua morte, e a 30 dalla sua uscita dalla scena politica, il centrosinistra non deve avere paura del confronto aperto sulla sua figura, e deve farlo senza cadere nei due eccessi:  la colpevolizzazione di tutto il suo agire o, al contrario,  la sua santificazione.Guardare oggi alla storia politica di Craxi significa misurarsi con una stagione decisiva nel processo di modernizzazione di questo paese, e nella storia della sinistra. Il leader del PSI fu l’interprete di una nuova stagione del pensiero del socialismo democratico applicato alla realtà di allora che, per la prima volta, provava a essere autonoma rispetto a quella storica del PCI; altrettanto egli fu  tra i soggetti protagonisti di un sistema di finanziamento illecito della politica, come dimostrano le condanne penali, troppo spesso giustificato da un “ così fan tutti”, che poi trovò il suo epilogo in Tangentopoli.Ma le vicende politiche di Craxi si inseriscono in un più ampio affresco storico – politico,  tratteggiando lo spaccato di una società che stava profondamente cambiando, e in cui stavano attecchendo semi  che poi sarebbero germogliati vigorosamente anni dopo. Nel racconto su Craxi ci sono le intuizioni coraggiose del congresso di Rimini con la riflessione di Martelli su Meriti e Bisogni, ci sono le tangenti e ci sono le monetine che gli lanciarono al Raphael. Un Partito forte, come noi siamo, della propria identità democratica non ha paura del confronto con la storia.Affrontare  a viso aperto le luci e le ombre di quella stagione politica, di cui Bettino Craxi fu solo uno dei protagonisti, significa avere accesso alle radici di un pezzo importante della nostra storia, approfondirne i contenuti positivi e criticarne i  risvolti negativi. Solo facendo i conti con il nostro passato possiamo essere in grado di costruire una reale e concreta proposta per il futuro, per questo motivo invitiamo il Partito Democratico Metropolitano  - conclude il coordinatore di Base Riformista Milano Metropolitana - a non perdere questa opportunità di discussione, organizzando occasioni di approfondimento e confronto su quella stagione politica, da cui tutti deriviamo e che, nella sua controversa complessità, è in grado di porci ancora moltissimi spunti di riflessione."

 

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