Expo, Cantone: "Niente gite milanesi. Datemi poteri"
"Non ho intenzione di fare gite milanesi" e "allo stato dell'arte non c'e' possibilita' che l'Autorita' si occupi delle vicende relative all'Expo". Parlando a Napoli per la chiusura del master in Criminologia dell'universita' Federico II, il presidente dell'Autorita' anticorruzione, Raffaele Cantone, ribadisce la sua posizione, spiegando che occorrerebbe "individuare poteri specifici e transitori che non sminuiscano l'indipendenza dell'Autorita'". Il suo ruolo, precisa, "ha un senso se abbiamo strumenti di controllo ad hoc e se si impone alle societa' private di seguire le norme sulla trasparenza".
Rispetto agli anni '90, la corruzione "si e' evoluta" e l'attuale sistema "e' molto molto piu' pericoloso di Tangentopoli", con la politica che "svolge un ruolo marginale". A dirlo e' il presidente dell'Autorita' anticorruzione, Raffaele Cantone, a Napoli per la cerimonia di chiusura del master in Criminologia della facolta' di Giurisprudenza della Federico II.
"I grandi fenomeni corruttivi durante Tangentopoli - argomenta - avevano una chiara finalizzazione politica. Era la politica che utilizzava il sistema degli appalti come metodo di finanziamento e le tangenti finivano principalmente nelle casse dei partiti". Oggi, invece, "i meccanismi e i soggetti che gestiscono sono vere e proprie lobby - spiega il magistrato - in cui la politica svolge un ruolo marginale, aiutandole per avere vantaggi diretti o indiretti". Per Cantone, infatti, la politica "non e' neanche piu' in grado di gestire la corruzione. Oggi i comitati d'affari hanno un'elevata capacita' di pervasione del sistema economico e hanno creato veri e propri monopoli eliminando la concorrenza".