Milano
FdI rilancia da Assago, Osnato alla Lega: "Generosi in Veneto ma in Lombardia tocca a noi"
Oggi ad Assago l'evento sui tre anni di governo. Osnato (FdI): "A Milano il gap si è assottigliato. Il candidato? Importanti manager iniziano a ragionarci". L'intervista

FdI rilancia da Assago, Osnato alla Lega: "Generosi in Veneto ma in Lombardia tocca a noi"
Fratelli d'Italia riunisce la base in Lombardia. L'obiettivo dell'evento di oggi ad Assago con i ministri, i parlamentari e gli eletti regionali, è raccontare l'azione del governo in questi tre anni. "Ma vogliamo anche far vedere che Fratelli d'Italia strilla meno sui media ma resta l'elemento centrale della coalizione" commenta il deputato di FdI Marco Osnato, che da presidente della commissione Finanze alla Camera spiegherà come quella su cui sta lavorando il governo "sia una manovra molto lombarda". Davanti all'insistenza della Lega regionale, decisa a non perdere la guida della Lombardia, Osnato sottolinea che "siamo stati generosi con loro e con Forza Italia nel resto delle Regioni". Ora "è più giusto che FdI possa governare anche una Regione importante del Nord come la Lombardia" afferma Osnato, convinto che dopo le vicende sull'urbanistica e su San Siro si sia "assottigliato" il gap che c'è a Milano tra centrosinistra e centrodestra.
Osnato, rimane sempre il problema di trovare un candidato.
Nei dati elettorali delle ultime elezioni si nota ancora che a Milano c'è un divario significativo a favore del centrosinistra, che però si è assottigliato negli ultimi mesi viste le scarse performance della giunta Sala. C'è bisogno di allargare il consenso rispetto al bacino elettorale tradizionale del centrodestra e credo ci siano personalità del mondo non direttamente politico che possono farsi carico di una situazione complessa e aiutarci a rilanciare la città. Ci sono importanti manager che iniziano a ragionarci…
Un giorno rimpiangerete il 'no' sull'operazione San Siro?
Nessuno è mai stato contrario a dare un futuro calcistico a San Siro. C'erano diverse opzioni ma il punto è come si facevano le cose, ossia con quale prospettiva e se con trasparenza e tutela delle risorse pubbliche. Su questo abbiamo avuto molti dubbi. Mi dispiace che non li abbiano avuti anche altri nel centrodestra.
Sulla Regione la Lega lombarda non molla nonostante le parole di Salvini.
La Lombardia è saldamente nelle mani del centrodestra dal 1995, quando la Lega nemmeno c'era in maggioranza. La Regione non ha bisogno di essere rivendicata da qualcuno in particolare e non serve che qualcuno si erga a nume tutelare rispetto ad altri. Vanno considerati i dati elettorali che premiano Fratelli d'Italia anche e soprattutto in Lombardia. Qui siamo sopra il 30%, in Friuli al 35% e in Veneto al 37%. Siamo già stati generosi con la Lega a cui abbiamo lasciato il Veneto. E faccio fatica a comprendere come i loro rappresentanti istituzionali, governando anche grazie ai nostri voti, possano dire che la Lega alla guida dia più garanzie: è un atto di sfiducia nei nostri confronti.
La manovra che risposte dà alla Lombardia?
Considerando il super ammortamento per gli investimenti fatti in azienda, la detassazione degli straordinari, dei turni notturni o festivi e dei premi, gli aumenti contrattuali ma anche gli stanziamenti in sanità, si può parlare di una manovra 'lombarda', attenta all'importante mondo produttivo di questa Regione. Ad Assago sarà anche la giornata dell'orgoglio, anche quello di avere un presidente come Giorgia Meloni che ha sovvertito tutti i pronostici con un governo che si è dimostrato capace di rispondere su sicurezza, immigrazione ed economia. C'è ancora molto da fare, ma il lavoro viene riconosciuto anche dal consenso per FdI che continua a crescere dopo tre anni.
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