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Felice Gimondi: "Quel che importa è essere onesti". Campione anche nei valori

Felice Gimondi: "Quel che importa è essere onesti". Campione anche nei valori

In età matura gli piaceva che i suoi nipoti si ricordassero di lui, certo ma “la cosa più importante è essere un uomo corretto e onesto, poi certo ho fatto anche le corse in bici”, diceva. Felice Gimondi da Sedrina (Bergamo) è questo. Perché il campione generoso e solitario era soprattutto un uomo. E in fondo è tutta qui la differenza tra un uomo e un quaquaraquà. Naturalmente gli italiani di tre o quattro generazioni ce l’hanno nel cuore, lo ricordano in quella foto proprio con Eddy Merckx. Ma lui è sempre rimasto sempre fedele alla sua terra, ai suoi valori, alla sua gente, anche se ha ottenuto 118 vittorie in carriera, con tre Giri d’Italia, un Tour de France e una Vuelta a España, oltre alla mitica Parigi-Roubaix e alla Milano-Sanremo. Saranno in molti a piangere l’uomo generoso e onesto. Ma se volete fargli un regalo aiutate a crescere i ragazzi della società sportiva del vostro paese, sotto casa. Perché lo sport, prima di forgiare dei campioni, deve aiutare a crescere i nostri ragazzi.

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