Ferragni, l'ex dipendente: "Io trans e nera assunta per pubblicità, ma pulivo i bagni". L'influencer querela per diffamazione - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 10:19

Ferragni, l'ex dipendente: "Io trans e nera assunta per pubblicità, ma pulivo i bagni". L'influencer querela per diffamazione

Marayah Osumanu racconta la sua esperienza: assunta dopo un breve colloquio andato in onda nella serie The Ferragnez, poi licenziata dopo il pandoro-gate. "Pulivo i bagni, altro che opportunità nella moda". Ma l’ufficio stampa di Ferragni contrattacca: “V

di redazione

Marayah Osumanu, giovane donna transgender di origini ghanesi, ha accusato Chiara Ferragni di averla assunta solo per fini mediatici, relegandola poi a mansioni umilianti fino al licenziamento. “Pulivo i bagni, altro che opportunità nella moda”, racconta denunciando discriminazioni e solitudine. “Mi ha usata come specchietto per le allodole”, aggiunge. Ma l'influencer respinge tutto: “Ricostruzione falsa, già avviate azioni legali per diffamazione e minacce”.

La storia di Marayah, ex dipendente di Chiara Ferragni

C'è chi parla di una vicenda analoga a quella che vede protagonista Martina Strazzer. La storia di Marayah Osumanu e Chiara Ferragni presenta significative differenze ma è nelle ultime ore al centro di un vivace dibattito online.  Osumanu, trans di 24 anni, ha raccontato la propria vicenda intervistata da Grazia Sambruna per MowMag. “I miei genitori mi dicevano che avrebbero preferito ‘un figlio drogato piuttosto che trans’”, confida. Da adolescente, secondo il suo racconto, fu mandata con l’inganno in Ghana: “Lì mi hanno sottoposta a violenze fisiche, arrivavano a mettermi polvere piccante nelle ferite aperte. Mi hanno costretta a frequentare un collegio correttivo ad Accra, dove gli abusi sono proseguiti”. Tornata in Italia poco dopo la maggiore età, trovò rifugio alla Casa Arcobaleno di Milano, che accoglie giovani LGBTQ+ rifiutati dalle famiglie.

L’incontro con Ferragni e l'assunzione "in diretta"

Nel 2022, durante le riprese della seconda stagione della docu-serie The Ferragnez, avvenne l’incontro con Chiara Ferragni. “Il colloquio è quello che vedete nella serie”, racconta. “Io dico di avere passione per la moda e per gli outfit impeccabili. Loro subito dopo mi offrono questa ‘grande opportunità lavorativa’. Non c’è stato modo di chiacchierare”. La scena, visibile nel sesto episodio, mostra Ferragni che le dice: “Non per la tua storia, ma perché secondo noi te la meriti”. Assunta come receptionist con un contratto di 1.300 euro al mese, Marayah inizialmente pensava di aver realizzato un sogno. “Forse dovevo capire che c’era qualcosa di strano. Non avevo esperienza pregressa, ma ero solo felice. Pensavo: ho avuto fortuna”.

“Altro che moda, mi facevano pulire i bagni”

Secondo il suo racconto, la realtà fu diversa: “Prendevo 1.300 euro, ero receptionist. Ma mi chiamavano per pulire i tavoli della mensa. All’inizio non mi sono lamentata, lo avevo già fatto come cameriera. Ma poi mi sono ritrovata a fare anche i bagni. Cioè proprio a grattare via la m**da dai cessi. Non in una singola occasione, molto spesso. Era questa la ‘grande opportunità’ che Ferragni e D’Amato volevano darmi nel mondo della moda?”. La divisa aziendale fu un altro episodio di imbarazzo: “Mi hanno dato un vestito rosa corto e stretto, non della mia taglia. Quando ho chiesto di cambiarlo, il responsabile delle risorse umane mi ha detto che non si aspettava che mi mettessi a fare tante storie. Mi ha detto: ‘Proprio tu che dovresti essere abituata a tollerare’”.

Un incontro con Ferragni per chiarire, sostiene Marayah, si trasformò in un malinteso: “Appena le ho esposto la questione, ha cominciato a farmi un discorso sul colore della mia pelle. Non c’entrava niente con quello che le stavo chiedendo”.

Marayah Osumanu, il lavoro in un clima sempre più ostile ed il licenziamento

La giovane denuncia un clima lavorativo ostile: “Mi arrivavano voci che nei gruppi WhatsApp aziendali si parlasse di me, e non in modo positivo”. Dopo aver ottenuto un contratto come modella con Diesel, la situazione sarebbe peggiorata: “Dicevano che con la mia immagine stavo danneggiando il brand. Nessuno me l’ha mai detto in faccia, ma era chiaro”. Una nuova collega, racconta, faceva battute frequenti: “Continuava a parlare di ‘trans’ con me o davanti a me, al maschile. Pur chiamandomi con pronomi femminili, le sue frasi erano offensive”.

Dopo lo scandalo Balocco-pandoro, il lavoro sarebbe quasi sparito: “Non arrivavano pacchi né persone. Era tutto fermo. Ferragni non si faceva più vedere. Una città fantasma”. Il licenziamento arrivò a novembre 2024: “Ero a tempo indeterminato, ma sono stata mandata via con altre cinque persone. Alcune erano lì da dieci anni. Sai dov’era Chiara Ferragni mentre io perdevo il lavoro? Su un aereo per la Finlandia, a portare i figli a incontrare Babbo Natale. Postava foto su Instagram, mentre io finivo in mezzo alla strada”. “Come mi ha assunta davanti alle telecamere, mettendoci la faccia, mi aspettavo facesse lo stesso al momento del licenziamento. Invece era in Lapponia. La mia impressione? Non gliene sarebbe potuto fregare di meno”.

L'accusa: “Chiara Ferragn mi ha usata come specchietto per le allodole”

“Mi dispiace che mi abbia usata per farsi pubblicità”, accusa Marayah. “Ha preso in azienda la ragazza nera trans per far vedere quanto fosse sensibile alle tematiche queer. Ma era tutta fuffa”. Il paragone con altri personaggi pubblici è netto: “Giuseppe Fiorello e sua moglie Eleonora Pratelli mi hanno aiutata pagando l’intervento al seno. Non ci hanno fatto una serie tv sopra, né comunicati stampa. La differenza è questa: loro volevano davvero conoscermi, non farsi belli”.

Dopo il licenziamento, la situazione personale è precipitata: “Sono caduta in depressione. Avevo conosciuto Chiara Ferragni, lavorato per la sua azienda e mi ritrovavo da capo. Non riuscivo ad accettarlo. Quando è finita anche la storia col mio fidanzato, ho tentato il suicidio. Sono finita in ospedale con un TSO”. Oggi lavora come sex worker: “Un mestiere che per me ha dignità, ma non è quello che desidero per la mia vita. Pensavo che una qualunque altra persona sarebbe tornata a casa. Ma quale casa? Io non ce l’ho”.

La replica di Chiara Ferragni: "Smentiamo categoricamente l'intera vicenda"

L’influencer, attraverso la sua società Fenice Srl, ha diffuso una nota di smentita: “Smentisce categoricamente l’intera ricostruzione della vicenda e diffida chiunque dal riprenderla strumentalmente”. L’ufficio stampa aggiunge: “Chiara Ferragni informa altresì di aver già, da tempo, dato mandato ai propri legali di procedere nei confronti della signora Marayah Osumanu per i reati di diffamazione e minacce e per i comportamenti illeciti palesemente posti in essere”.

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