Disagio giovanile in Lombardia, la Regione scende in campo per affrontare le fragilità della generazione digitale - Affaritaliani.it

Forza Italia Regione Lombardia

Ultimo aggiornamento: 08:13

Disagio giovanile in Lombardia, la Regione scende in campo per affrontare le fragilità della generazione digitale

Gaddi (Forza Italia) e il progetto di legge per percorsi formativi ed un “Patentino digitale” che certifichi il grado di consapevolezza, conoscenze e senso critico dei giovani

Disagio giovanile in Lombardia, la Regione scende in campo per affrontare le fragilità della generazione digitale

Prevenire devianze come il cyberbullismo e sensibilizzare nei giovani un uso più maturo del digitale. È lo scopo del Progetto di Legge presentato in Regione Lombardia da Forza Italia, in esame presso più commissioni del consiglio regionale per modificare una legge regionale già in vigore in materia di contrasto a fenomeni come le baby gang. 

“Il disagio giovanile è ormai una autentica emergenza sociale ed educativa -dice Sergio Gaddi, consigliere regionale di Forza Italia e vicepresidente della VII Commissione regionale Cultura, ricerca e innovazione, sport, comunicazione - E come ogni emergenza richiede strategie urgenti ma soprattutto efficaci nel lungo periodo. Siamo di fronte a un disagio che sempre più spesso prende forma di atti di violenza inaccettabili, episodi di criminalità che vedono protagonisti giovanissimi, e purtroppo anche a giovanissime. Episodi in cui l’età media si abbassa in modo preoccupante”.

Di fronte a questi fenomeni la società civile rischia di sentirsi impotente oltre che disorientata. “Spesso questi giovani si ritengono impuniti, anche grazie alla facilità con cui vengono rimessi in libertà i responsabili e a un clima che porta spesso le famiglie a sottovalutare la gravità di certi eccessi o addirittura a giustificarli. Ecco, quindi, l’urgenza di azioni educative forti e incisive. Ma tutto ciò ha una premessa altrettanto necessaria: l’azione di contrasto sul campo deve essere netta e decisa; le forze dell’ordine, cioè, devono poter far il proprio dovere senza mani legate, come purtroppo spesso accade”.

Il progetto di legge di Forza Italia prevede che al termine dei percorsi formativi, da realizzare d’intesa con l’Ufficio scolastico regionale e il Corecom su una piattaforma informatica regionale, i giovani lombardi conseguano il “Patentino digitale”, attestazione di cittadinanza che certifichi il loro grado di consapevolezza, conoscenze e senso critico. Si prevede anche un aggiornamento costante del personale docente, e percorsi informativi rivolti alle famiglie.

“La sfida è agire con decisione sul fronte culturale ed educativo - dice Sergio Gaddi - coinvolgendo in modo attivo i genitori. Non possiamo certo negare la realtà e dimenticare che la dimensione elettronica è ormai una presenza indispensabile alla nostra quotidianità, ma vanno sottolineati i rischi a cui va incontro chi ne abusa, in modo sempre più frequente in forma esclusiva. Oggi si tende non solo a navigare ma a vivere addirittura su Internet e sui social e questo porta a un dilagare di disturbi cognitivi, relazionali, di apprendimento e di attenzione, ossia le facoltà indispensabili per vivere consapevolmente. Senza le quali è facile rimanere preda di fenomeni come aggressività e asocialità o addirittura arrivare a veri e propri atti di autolesionismo". 

Conclude Gaddi: "Ci sono attività che non possono essere delegate o relegate al mondo virtuale. Pensiamo al piacere di una telefonata come alternativa al messaggino, o di un incontro di persona molto più appagante e produttivo di una videochiamata. Quella che può essere percepita oggi come una piccola rinuncia al digitale può essere una grande conquista di libertà sul piano educativo e un atto di responsabilità”.

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