FILT-CGIL Milano Lombardia: "Grave il divieto per il personale Tpl alla partecipazione attiva al referendum"

FILT-CGIL Milano Lombardia: "Grave il divieto per il personale Tpl alla partecipazione attiva al referendum"

(IMPRESE-LAVORO.COM) Milano - Il Ministero dell’Interno, attraverso una circolare che riprende il testo di legge 27/2025 recentemente approvato, introduce il divieto per il personale delle aziende di trasporto pubblico locale di partecipare, in qualità di presidente, segretario o scrutatore, alle occasioni referendarie o elettorali. Le più importanti aziende di TPL, con l’appoggio delle relative associazioni datoriali, hanno già formalmente comunicato ai propri dipendenti la preclusione alle suddette attività" 

Commenta con una nota FILT-CGIL Milano Lombardia: "Quella del Governo è una decisione grave, immotivata e autoritaria, che impedisce ad un’intera categoria di lavoratori – circa 100mila nel Paese – di esercitare un fondamentale diritto civile. Questa decisione si somma all’opera di disincentivo al voto per i prossimi Referendum su Lavoro e Cittadinanza esercitata dall’Esecutivo e dalle più alte cariche dello Stato da esso espresse, in un momento in cui andrebbe invece profuso ogni sforzo per ribaltare la tendenza all’astensione, dramma di questa fase della democrazia. Ci siamo già attivati con legali e consulenti per valutare i principi di incostituzionalità di questa norma, approvata in tutta fretta a meno di un mese dalla consultazione referendaria dell’8 e 9 giugno, con un tempismo che dimostra plasticamente quanta paura abbia questo Governo della libera opinione dei cittadini e quanto comprima i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori"