Forza Italia lancia il Patto per Milano: mano tesa al Pd riformista contro i "talebani verdi" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 16:53

Forza Italia lancia il Patto per Milano: mano tesa al Pd riformista contro i "talebani verdi"

Moratti e Albertini presentano la proposta con i vertici lombardi. Focus su San Siro e Salva Milano. Sorte: "L'area riformista del Pd alzi la testa"

di Mario Marchi

Forza Italia lancia il Patto per Milano: mano tesa al Pd riformista contro i "talebani verdi"

"Il 30% degli investimenti internazionali sono nella nostra città, se Milano si ferma l'Italia sicuramente non cresce come dovrebbe crescere. In questo momento oggi Milano è ferma, ci sono 180 cantieri che sono bloccati, abbiamo a rischio dalle 1.500 alle 4.500 famiglie che hanno comprato casa". Letizia Moratti, europarlamentare e presidente della Consulta nazionale di Forza Italia, lancia l'allarme durante la conferenza stampa organizzata con i vertici milanesi e lombardi del partito.

"Abbiamo investimenti che vanno dai 12 ai 38 miliardi che sono congelati", prosegue l'ex sindaca, puntando il dito contro l'incertezza su San Siro: "Il progetto del nuovo stadio non ha solo degli effetti sportivi ma anche effetti sociali, economici, quindi è un progetto importante per la città".

San Siro, la critica a Sala: "Prima minaccia dimissioni, poi fa marcia indietro"

Sulla gestione dello stadio, Moratti è netta: "Il posizionamento del sindaco su questo progetto non è stato assolutamente chiaro perché inizialmente aveva detto che si sarebbe dimesso se la delibera su San Siro non fosse passata, quindi in qualche modo creare una sorta di referendum sulla sua persona. Poi probabilmente non certo di avere i numeri per far passare la delibera ha cambiato posizione e ha annunciato che comunque non si sarebbe dimesso, ovviamente mostrando una spaccatura in giunta". La proposta di Forza Italia è chiara: "Siamo pronti a sederci a un tavolo per sostenere il nuovo stadio, quindi il progetto delle due squadre con la cittadella sportiva e commerciale, destinando una parte importante a funzioni pubbliche, quindi verde, servizi, spazi civici, coinvolgere i comitati per il monitoraggio.


Albertini: "San Siro come la Fiera, le squadre ci dicono da 7 anni che non va bene"


Gabriele Albertini, ospite d'onore, traccia un parallelo storico: "La questione San Siro è molto simile alla questione Fiera che abbiamo affrontato e risolto. Le squadre che sono gli equivalenti degli operatori della fiera ci hanno detto da tempo, da sette anni, che quello scenario non va più bene. Il Meazza non soddisfa più da tempo le esigenze attuali del calcio”".

L'ex sindaco è durissimo con l'amministrazione: "È stata condizionata da una minoranza, diciamo io la definisco verde talebana, che di fatto si è opposta a qualsiasi situazione strategica che riguardasse lo sviluppo della città. Il caso emblematico è proprio quello di San Siro,  con le divisioni verso l'unico scenario che vede la demolizione dello stadio, la costruzione di un nuovo impianto, oltre un miliardo e mezzo di capitali destinati alla rigenerazione urbanistica di tutta l'area.

"Non solo calcio: rigenerazione urbana per Selinunte e case popolari"

Albertini sottolinea l'impatto sociale del progetto: "Non è solo quello delle ville con i parchi, dei vivai o dei consolati, ma c'è piazzale Selinunte, ci sono le case popolari, i quartieri degradati, è un insieme di rigenerazione che sarebbe stata estesa anche al sociale". E aggiunge: "Solo l'approvazione dello stadio è stata stimata a portare 0,3% di PIL in più per la città di Milano".

Rossello: "Abbiamo coinvolto tutti i livelli del partito"

Cristina Rossello, coordinatrice milanese di Forza Italia, sottoliena il lavoro preparatorio: "L'iniziativa di oggi è nel solco delle stesse avviate dall'Assemblea cittadina. Abbiamo fatto una serie di contenuti di studio e di approfondimento per non lasciare soli anche i nostri consiglieri comunali che si trovano di fronte a una situazione molto complicata". La Rossello sottolinea anche l'importanza delle riforme strutturali: "È assurdo che una città come Milano non abbia un codice di prassi urbanistica. Sono 40 anni che ne parliamo e pensate che non ci sia ancora stata una legge riguardo la riforma della commissione del paesaggio".

Sorte sfida il Pd: "Il patto si fa in due"

Alessandro Sorte lancia il guanto di sfida: "Forza Italia fa uno sforzo, ma chiediamo uno sforzo anche al centrosinistra perché il patto si fa in due. La proposta del patto prevede uno sforzo dall'area riformista del Pd che deve alzare la testa. Non possiamo consegnare la città ai 'talebani verdi' come li chiama Gabriele Albertini o 'radicali' come li definisco io".

Il Salva Milano diventa test di responsabilità

Sul decreto Salva Milano, Moratti propone collaborazione: "Siamo pronti a sederci a un tavolo, ovviamente riconfermando quelli che sono i limiti chiari alla retroattività, le tutele paesaggistiche, i vincoli urbanistici non derogabili". L'obiettivo è chiaro: "Tutela per le famiglie e rilancio della competitività". La proposta non è stata preventivamente condivisa con gli alleati del centrodestra, segnale dell'autonomia che FI rivendica in vista delle amministrative con l'ipotesi di un candidato civico sostenuta da Tajani.

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