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Milano
Friday For Future, studenti in corteo per il clima a Milano: Non c'è pianeta B

Studenti in piazza per Friday For Future, la giornata del clima

Sono decine di migliaia  gli studenti scesi in piazza a Milano per dire ai governi di agire presto per frenare il cambiamento climatico. Il corteo colorato e' partito da piazza Cairoli: la testa ha percorso via Cusani e via Broletto, arrivando in piazza Cordusio. Gli studenti piu' attivi in prima fila con tamburi e fischietti e quasi ognuno con almeno un cartello; a chi si affacciava alla finestra urlavano: "Scendi giu', scendi giu' manifesta pure tu!". Per identificarsi si sono colorati la faccia con due strisce verdi: il colore che vorrebbero prevalente nel pianeta. "Vogliamo respirare il nostro futuro", recita un cartello, e un altro: "Non c'e' un pianeta B".

Friday For Future: "La più grande adunata studentesca che Milano ricordi, siamo 30mila"

"Siamo 30mila e stiamo crescendo": lo dice Sergio Tonetto, uno degli organizzatori dello sciopero studentesco milanese contro il cambiamento del clima. Il giovane, 21 anni, studia Fisica all'Universita' ed e' parte del comitato che ha organizzato il grande corteo giovanile di stamattina: "La piu' grande adunata studentesca che Milano ricordi" dice al microfono, con orgoglio. Tra le curiosita' di questo corteo colorato anche la presenza di over 65, tra cui un anziano di 77 anni con un cartello in mano: "Proud of my grandchildren", ovvero "orgoglioso dei miei nipoti". Fra gli slogan piu' simpatici che invece i ragazzi rivolgono agli adulti: "Ci avete rotto i polmoni". Il modello a cui si ispirano anche i ragazzi del Milanese è Greta Thungerg, la ragazzina svedese che ha cominciato a scioperare da scuola il venerdi' per sensibilizzare i politici al cambiamento climatico. Fra i personaggi dello spettacolo che sono venuti a dare manforte ai giovani e' stata vista Rosita Celentano. Nel frattempo il corteo e' arrivato in via Mazzini.

L'arrivo del corteo studentesco contro il cambiamento climatico e' stato spostato da Piazza della Scala in Piazza Duomo, perche' i partecipanti sono "troppi": lo dicono dal megafono gli organizzatori e lo conferma la polizia. "Siamo piu' di 100 mila, alla Scala non ci stiamo, andiamo in Duomo" gridano dalla testa della manifestazione. Per la fine del corteo i ragazzi avevano organizzato workshop e assemblee, che quindi dovranno essere spostate nella nuova destinazione.

Friday For Future, gli studenti: "I partiti non ci rappresentano"

Una cosa che i ragazzi che sono scesi in piazza oggi a Milano, come in altre citta' - la maggior parte di loro ha tra i 13 e i 20 anni - tengono a precisare sia dal megafono sia singolarmente e' che questa generazione e la sua battaglia "non sono rappresentate da nessun partito". Lo dice ad esempio Miriam Martinelli, una delle organizzatrici del corteo, che ha anche fatto un discorso all'Europarlamento per far valere le sue ragioni: "Ci invitano, ci ascoltano ma non fanno nulla". E citano in particolare "il Movimento 5 Stelle che solo oggi dice di esserci vicino ma fino ad ora non ha fatto niente". Chiara la contrarieta' di questi ragazzi ad alcune grandi opere "come la Tav e il Tap". Nel corteo sono presenti anche le mamme: alcune di loro hanno portato i figli in manifestazione, anche quelli piu' piccoli, fino a 5 anni. In questo momento la coda del corteo sta lasciando piazza Cairoli.

Concluso il corteo i giovani si sono radunati in piazza Duomo, dove si sono seduti per terra con i loro striscioni e cartelli a formare un grande cerchio. La manifestazione e' partita alle 9.30 da Piazza Cordusio, e' passata da Via Mazzini, via Larga, Largo Augusto, via Visconti di Modrone, via San Damiano, Corso Venezia per giungere in Piazza San Babila. Poi, in Piazza della Scala, il corteo ha incontrato un nutrito gruppo di manifestanti che si e' unito fino in piazza Duomo. Nel corso della giornata ci saranno laboratori e dibattiti, e i giovani garantiscono che proseguiranno lo sciopero "ogni venerdi'" per ribadire le loro posizioni. Non tutti sono d'accordo, qualcuno ironicamente dice, sottovoce, che forse "ogni venerdi' e' un po' troppo", ma continuano ad essere in piazza. Oggi hanno saltato la scuola con il consenso di alcuni professori, "che avrebbero voluto essere qui", e dei genitori "che hanno appoggiato lo sciopero", raccontano delle 15enni del Liceo Classico Tito Livio. Secondo i leader del movimento, tra cui Sergio Tonetto, studente di fisica 21enne, "non esiste un capitalismo pacifista" e "l'aumento della temperatura non puo' superare il grado e mezzo", o il rischio e' quello di "una terza guerra mondiale".

L'iniziativa si svolge contemporaneamente in 123 Paesi del mondo. A Milano un altro corteo è previsto alle 18 da Foro Bonaparte fino a Sant'Agostino.

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