FuoriSalone, apre per la prima volta l'archivio fotografico Enzo Arnone. FOTO

FuoriSalone, apre per la prima volta l'archivio fotografico Enzo Arnone

Lo studio e archivio del fotografo Enzo Arnone per la prima volta sarà aperto al pubblico dal 6 al 10 giugno con delle visite guidate. La vita professionale del fotografo Enzo Arnone, classe ’45, internazionalmente riconosciuto per il libro Ciccicoccò, fuoriesce dagli schedari dell’archivio analogico e si svela, oltre alla versione web, attraverso stampe, pellicole, installazioni ed equipaggiamenti vintage, all’interno del suo studio. Il focus sarà, in occasione della settimana del Design, sul progetto editoriale degli anni ’80 Ciccicoccò, pubblicazione ibrida tra fotografie e poesia, ideata e realizzata insieme a Bruno Munari. Saranno esibite prove di stampa dell’epoca, diapositive e negativi scartati e altri inediti appunti e annotazioni originali.

Enzo Arnone, visite allo studio di via Savona

Lo studio, che ha sede in via Savona da più di 10 anni, è uno spazio poliedrico tra archivio, sala di posa, camera oscura, laboratorio artistico, deposito e libreria. Centinaia di libri contemporanei e pubblicazioni d’epoca parlano degli interessi e delle influenze artistiche che hanno guidato il lavoro fotografico di Enzo a partire dagli anni 70. Gli schedari contengono migliaia di pellicole negative e positive, stampe d’epoca, testi e progetti editoriali personali mai realizzati, pubblicazioni da collezione e ritagli di pubblicità dimenticate. L’ordine geografico e alfabetico dell’archivio contrasta l’accumulo quasi compulsivo di materiali, anche di scarto, usati nelle installazioni e nei giochi di collage appesi alle pareti.

Studio Arnone, in esposizione copie di CicciCoccò, realizzato a quattro mani con Bruno Munari

Le copie esposte di CicciCoccò, tra i libri più famosi dell’editoria per bambini realizzato a quattro mani con Bruno Munari, pubblicato in Italia per la prima volta dall’editore Photo Selex nel 1982 e alla tredicesima ristampa per Corraini Editore, si alternano a foto inedite stampate personalmente in diverse copie negli anni ’70 e oggetto di colorazioni e rielaborazioni grafiche, a testimonianza dell’animo inquieto e del background di studi artistici del fotografo. Sui visori al neon saranno esposti raccoglitori di positivi e negativi che raccontano mini-storie di paesaggi, piante e mutazioni naturali, un tema che lega Enzo Arnone alle montagne di Cortina dove è nato e cresciuto.

"Nello studio quaranta anni di attività come una pellicola"

Secondo l’assistente e curatore dell’archivio Thomas Ronchetti, “lo spazio raccoglie e contrae gli oltre 40 anni di attività del fotografo in un’intuizione visiva e tattile, proprio come una pellicola, del percorso, del background e della sensibilità artistica di Enzo. La sensazione di nostalgia e di passato si fa quanto mai più forte proprio in relazione al senso di tempo sospeso che gli oggetti trasmettono, in contrasto con la fruizione digitale nella quale siamo immersi oggigiorno.”

Archivio Arnone, il lato artigianale della fotografia

L’archivio è testimonianza tangibile del lato artigianale della fotografia, un aspetto ormai passato in secondo piano con l’avvento del digitale. La matericità ed il volume spaziale dell’archivio e dell’equipaggiamento fotografico vintage sono gli elementi che emergono, testimonianza di un modo altro di intendere il lavoro, di dare valore al tempo e riconoscimento alla figura sociale e professionale del fotografo.

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