Milano
Garlasco, Carlo Taormina nuovo legale di Sempio? L'avvocato ad Affari: "Smentisco, non sono disponibile"
Dopo la rottura con Lovati, Andrea Sempio valuta un nuovo avvocato al fianco di Angela Taccia. Carlo Taormina? L'avvocato, interpellato da Affari, risponde così

Garlasco, Carlo Taormina nuovo legale di Sempio? L'avvocato ad Affari: "Smentisco, non sono disponibile"
Era nell’aria da giorni: la rottura tra Andrea Sempio e l’avvocato Massimo Lovati è diventata ufficiale dopo settimane di tensioni e dichiarazioni pubbliche sempre più difficili da gestire. A restare accanto ad Andrea Sempio sarà l’avvocata Angela Taccia, legale di fiducia e amica di lunga data. È lei ad aver confermato la revoca del mandato a Lovati “alla luce degli ultimi comportamenti, non solo mediatici”. Taccia ha precisato che intende affiancarsi a un secondo avvocato “per garantire una difesa più solida, data la complessità del caso e la pressione mediatica”. Il nome del nuovo legale sarà comunicato ufficialmente venerdì 17 ottobre.
Da ore circola un nome che ha acceso la curiosità del pubblico e dei social: quello di Carlo Taormina, 85 anni, avvocato di lungo corso e volto noto delle cronache giudiziarie italiane. Taormina ha difeso in passato protagonisti di alcuni dei casi più controversi della storia recente – da Ustica a Priebke, da Marta Russo al caso Cogne, fino a Yara Gambirasio e Nicola Calipari – ed è conosciuto per la sua schiettezza e per le posizioni spesso controcorrente. Interpellato da Affaritaliani.it Milano, tuttavia, l'avvocato ha brevemente ma in modo inequivocabile chiarito la sua posizione: "Smentisco i rumors, non ci sono stati contatti con Sempio e la sua famiglia". Respinta anche solo l'ipotesi: "Se mi contattassero? Non sono disponibile"
Cosa pensa Taormina del caso Garlasco e di Sempio
Solo due settimane fa Taormina era intervenuto pubblicamente sul caso Garlasco, ribadendo sui social la sua convinzione che “Stasi resta e resterà l’unico responsabile dell’omicidio di Chiara Poggi” e che l’andamento dell’inchiesta “lo conferma”. In un lungo post sui social, l’avvocato aveva sostenuto che l’ipotesi di un coinvolgimento di Sempio fosse “inficiata ab origine”, ricordando che Stasi, già condannato in via definitiva, “non può essere sottoposto a un secondo processo”.
Eppure, Taormina aveva anche individuato in Sempio un elemento chiave nella dinamica del movente: “Ritengo che Stasi e Sempio si conoscessero e si frequentassero – aveva scritto – e che Stasi abbia scoperto la relazione tra Chiara e Sempio, trovandoli nello stesso contesto dell’omicidio. Sempio non prese parte al delitto, ma subì l’azione omicidiaria di Stasi”.
Taormina, un’analisi dura sulle indagini e la magistratura
Nello stesso intervento, Taormina aveva criticato pesantemente il lavoro dei magistrati di entrambe le inchieste: “La prima, pur avendo accertato la verità, fu pietosa; la seconda, fatta di roboanti annunci, è un autentico bluff perché niente di concreto è stato accertato”. L’avvocato aveva poi aggiunto che “anche il malaffare, la puzza orrenda dei soldi, potrebbe aver influito su scelte investigative e conclusioni d’inchiesta”. Sul piano giudiziario, Taormina aveva espresso un pensiero netto anche sull’inchiesta che vede indagato l’ex pm Venditti per presunta corruzione legata all’archiviazione di Sempio: “Se i soldi fossero stati dati, lo sarebbero stati da persone disperate, costrette da un magistrato concussore, non corrotte”.
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