Milano
Garlasco, quei contatti "opachi" tra Sempio e il carabiniere: sei telefonate e un sms prima dell'interrogatorio
Garlasco, a Brescia le indagini si concentrano su vecchie intercettazioni e contatti “opachi” tra Andrea Sempio e un carabiniere

Andrea Sempio
Garlasco, le due indagini parallele e Pavia e Brescia
Sul caso Garlasco sono oggi pienamente al lavoro due diverse procure, quelle di Pavia e Brescia. Sullo sfondo rimane l’omicidio di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 nella sua abitazione di via Pascoli. A Pavia si indaga Andrea Sempio per omicidio in concorso, nonostante la giustizia abbia già individuato un colpevole definitivo in Alberto Stasi. Brescia, invece, ha aperto un fascicolo sull’ex pubblico ministero Mario Venditti, sospettato di corruzione in atti giudiziari: secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe ricevuto denaro per favorire l’archiviazione di Sempio nel 2017, quando quest’ultimo era finito nel registro degli indagati.
Andrea Sempio ha scelto da mesi il silenzio, mentre a parlare pubblicamente sono stati i suoi genitori. Sono loro ad essere stati ascoltati come persone informate sui fatti per chiarire l’origine di alcune somme di denaro annotate su un foglietto trovato nella loro abitazione, apparentemente associato al nome di Venditti. L’ultima perquisizione ha riguardato anche due ex carabinieri della polizia giudiziaria che all’epoca si erano occupati delle trascrizioni delle intercettazioni della famiglia Sempio. Oggi su quel lavoro emergono lacune e omissioni che le procure vogliono chiarire.
I contatti "opachi" tra Sempio e il carabiniere
La procura di Brescia ha segnalato inoltre alcune anomalie, tra cui una serie di contatti “opachi” tra Sempio e il carabiniere Silvio Sapone, uno dei due ex militari perquisiti. Tra il 21 e il 22 gennaio 2017 — nei giorni in cui Sempio stava per essere sentito in procura — ci sarebbero state sei telefonate e un sms tra i due.
I contenuti di quelle comunicazioni non sono però noti, poiché Sempio non era intercettato. Sapone non risulta indagato, e il suo legale, l’avvocato Massimo Marmonti, ha dichiarato a La Provincia Pavese: “Non è stato contestato nulla e quindi non ho atti a disposizione. Al mio assistito questi contatti non risultano”.
Garlasco, tra brogliacci incompleti e passaggi mancanti
Le due procure stanno ora riascoltando i nastri originali delle intercettazioni, dopo aver riscontrato omissioni nei brogliacci. Sarebbero già emersi, riferisce Il Giornale, alcuni passaggi rilevanti non trascritti, che potrebbero assumere un peso decisivo nel nuovo filone d’indagine. Tra i perquisiti figura anche il maresciallo Spoto, che ha voluto difendersi pubblicamente dalle telecamere di Quarto Grado: “Non ho mai preso soldi dalla famiglia Sempio. Non avrei mai venduto il mio onore e la mia divisa per niente al mondo.”
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