Milano
Garlasco, i genitori di Chiara Poggi "sconcertati" dalle accuse all'ex procuratore Venditti. De Rensis: "Gravità inaudita"
L'ipotesi di corruzione da parte dei familiari di Sempio nei confronti del procuratore che archiviò il giovane nel 2017 scuote i protagonisti della vicenda. Lovati: "30mila euro? Cifra troppo esigua"

Garlasco, i genitori di Chiara Poggi "sconcertati" dalle accuse all'ex procuratore Venditti. Tutte le reazioni
L’indagine che coinvolge l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti, da oggi accusato di aver ricevuto denaro per favorire Andrea Sempio nel processo sul delitto di Garlasco, scuote ancora una volta la vicenda giudiziaria legata all’omicidio di Chiara Poggi. Tra le reazioni, l’avvocato di Sempio parla di cifre troppo esigue per ipotizzare una corruzione, il legale di Alberto Stasi definisce l’accusa “inaudita” e ricorda gli errori del passato, mentre i genitori di Chiara, tramite il loro avvocato, si dicono “sconcertati”.
Lovati, legale di Sempio: "30mila euro cifra troppo esigua per una ipotesi corruttiva"
Massimo Lovati, avvocato di Andrea Sempio, ha descritto la famiglia come "serena e collaborativa", spiegando che in queste ore vengono controllati computer e telefoni, con la verbalizzazione delle operazioni. Sulle cifre ipotizzate dagli inquirenti, comprese tra i 20 e i 30mila euro, il legale ha espresso scetticismo: "Onestamente mi sembrano una base troppo esigua per un’ipotesi corruttiva di un professionista del genere". Un riferimento che contrasta con gli accertamenti della Guardia di finanza, secondo cui i prelievi individuati sarebbero in realtà di importo più consistente. "I pizzini richiedono prima una perizia calligrafica per essere attribuiti a chicchessia". Con queste parole l’avvocato Lovati, ha commentato all’Adnkronos le perquisizioni nell’abitazione della famiglia Sempio. "Per me quello era un preventivo di spese legali", ha aggiunto Lovati, interpretando l'appunto sequestrato a casa del suo assistito con la scritta "Venditti gip archivia x 20.30 Euro".
LEGGI ANCHE: DELITTO DI GARLASCO, ACCUSATO DI CORRUZIONE L'EX PROCURATORE CHE ARCHIVIO' SEMPIO NEL 2017
De Rensis, legale di Stasi: "Gravità inaudita delle accuse"
Diversa la reazione di Antonio De Rensis, avvocato di Alberto Stasi, che ha definito "inaudita" la gravità delle accuse nei confronti dell’ex procuratore Venditti. "L’ipotesi accusatoria è talmente grave che non può essere commentata da un semplice avvocato – ha dichiarato –. I magistrati dimostreranno la fondatezza di questa indagine che va assolutamente rispettata". De Rensis ha poi ricordato come l’inchiesta che portò in carcere Stasi fu "costellata da errori e orrori come quello di cancellare un alibi". A suo avviso, l’attuale indagine, condotta tra Pavia e Brescia, "aggiunge nuovi elementi e quando si aggiunge, di solito, si sbaglia meno".
Lo sconcerto della famiglia Poggi
Francesco Compagna, avvocato della famiglia Poggi, ha parlato di genitori "sconcertati da quello che leggono", sottolineando come "si tratti di una ferita che non si rimargina mai". Secondo il legale, le ultime mosse giudiziarie rappresentano "il tentativo di rilanciare attraverso un meccanismo di sponda un’indagine che finora ha confermato solo la responsabilità di Stasi". Un quadro che, a suo giudizio, alimenta "il paradosso dei paradossi" e restituisce l’impressione di una battaglia senza esclusione di colpi.
La coincidenza dell'udienza per la proroga dell'incidente probatoria
Compagna ha inoltre fatto notare come la giornata odierna coincida non casualmente con l’udienza fissata per discutere la proroga dell’incidente probatorio nell’ambito della nuova inchiesta su Sempio. Un intreccio di date che, per la difesa della famiglia Poggi, getta un’ulteriore ombra su un caso che, a quasi vent’anni di distanza, continua a produrre scosse giudiziarie e polemiche.
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DELLA SEZIONE MILANO