Garlasco, i sette punti deboli della perizia di Albani: la controffensiva degli avvocati di Sempio - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 17:45

Garlasco, i sette punti deboli della perizia di Albani: la controffensiva degli avvocati di Sempio

Gli avvocati di Andrea Sempio Liborio Cataliotti e Angela Taccia hanno messo nero su bianco una relazione che mira a smontare punto per punto l’elaborato della perita Denise Albani. Domani l'incidente probatorio

di Giorgio d'Enrico

Garlasco, i sette punti deboli della perizia di Albani: la controffensiva degli avvocati di Sempio

Alla vigilia dell’udienza dell’incidente probatorio a Pavia, la difesa di Andrea Sempio deposita una relazione tecnica che mette in discussione la perizia genetica firmata da Denise Albani, al centro delle nuove indagini sull’omicidio di Chiara Poggi. Gli avvocati Liborio Cataliotti e Angela Taccia, affiancati dalla genetista Marina Baldi e dall’ex poliziotto Armando Palmegiani, contestano l’attendibilità della traccia genetica attribuita alla linea paterna del 37enne, individuando una serie di punti critici. Ecco i sette rilievi principali indicati dalla difesa.

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Una traccia genetica “non consolidata”


Secondo i legali di Sempio, l’esito dell’analisi genetica non sarebbe sufficientemente consolidato e, proprio per questo, non potrebbe essere considerato scientificamente affidabile.

L'assenza di valore probatorio certo


La difesa sostiene che una traccia con queste caratteristiche non possa assumere un valore probatorio solido all’interno di un procedimento penale.

I dubbi sull’attribuzione all’aplotipo Y paterno


Viene contestata l’attribuzione della traccia alla linea paterna di Sempio, ritenuta non supportata da un impianto statistico adeguato.

Le criticità nella biostatistica


Nel documento vengono segnalate perplessità sull’elaborazione biostatistica utilizzata per valutare la compatibilità genetica, giudicata fragile.

L'impossibilità di stabilire il tipo di contatto


La stessa perizia Albani, secondo la difesa, ammetterebbe l’impossibilità di stabilire se il Dna rinvenuto sulle unghie di Chiara Poggi sia frutto di un contatto diretto o di un trasferimento mediato.

L'ipotesi di trasferimento indiretto del Dna


Proprio l’ipotesi del trasferimento mediato attraverso oggetti viene ritenuta centrale dalla difesa, che sottolinea come la traccia possa essere arrivata sulle unghie della vittima senza un contatto fisico tra lei e Sempio.

La lista degli oggetti potenzialmente coinvolti


A sostegno di questa ipotesi, i consulenti della difesa hanno depositato un elenco di oggetti presenti nella villetta di via Pascoli che Sempio potrebbe aver toccato in momenti diversi rispetto alla vittima: dalla tastiera del computer al telecomando del televisore, fino all’asciugamano del bagno e ad alcuni elementi della cucina.

Accanto alle contestazioni della difesa di Sempio, anche i legali della famiglia Poggi hanno depositato una propria relazione, nella quale parlano di “una decina di criticità” nella perizia Albani. In questo caso i rilievi riguardano soprattutto la metodologia utilizzata per l’analisi genetica e biostatistica, l’impiego di software considerati datati e l’uso di tabelle ritenute superate per la classificazione della compatibilità del Dna. Nella relazione dei familiari della vittima viene però evidenziato anche quello che definiscono “l’unico dato inedito e di interesse” emerso dagli accertamenti: la presenza del Dna di Alberto Stasi sulla cannuccia dell’Estathé rinvenuta nella spazzatura della casa di via Pascoli.

L’udienza dell’incidente probatorio rappresenterà ora il momento di confronto tra le diverse letture tecniche della perizia genetica, in un passaggio che potrebbe incidere in modo decisivo sulla nuova fase dell’inchiesta sul caso Garlasco. Domani si preannuncia battaglia. 

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