Milano
"Stasi? Quel cretino lì lo incastrano". Garlasco, le intercettazioni della famiglia Cappa
Riemergono le intercettazioni delle telefonate tra le gemelle Cappa e il padre Ermanno, all'epoca ritenute irrilevanti. Stefania su Stasi: "A chi è che non sta sul ca..o?"

Garlasco: le gemelle Cappa e Alberto Stasi
Garlasco, le intercettazioni della familia Cappa: "Stasi? Quel cretino lì lo incastrano"
“Quel cretino lì, se devono incastrarlo, lo incastrano”. È il 12 dicembre 2007 quando Ermanno Cappa, zio di Chiara Poggi, parla così di Alberto Stasi, pochi mesi dopo il delitto di Garlasco. A riportare la frase è la Repubblica, che ha recuperato alcune intercettazioni rimaste finora in ombra, all'epoca ritenute irrilevanti. Conversazioni tra Cappa e la figlia Stefania, annotate ma mai approfondite, che oggi tornano a galla mentre la Procura di Pavia indaga sulla posizione di Andrea Sempio, amico di Marco Poggi, e ricostruisce vecchi legami, contatti, omissioni.
Le parole di Cappa si inseriscono in un contesto in cui la famiglia cerca di proteggere le figlie dalla pressione mediatica. Il 24 settembre 2007 Stasi viene arrestato per l’omicidio di Chiara, e tre giorni dopo, il 27, viene rilasciato. In quelle stesse ore si susseguono decine di telefonate tra Stefania Cappa e i genitori: 21 in tutto, ma 18 vengono archiviate come “non rilevanti”.
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Stefania Cappa: "A chi è che non sta sul ca..o Alberto?"
Eppure in quelle chiamate si respira il clima nervoso di quei giorni. In una, il padre suggerisce alla figlia di evitare i giornalisti ora che Stasi è stato scarcerato. In un’altra, Stefania chiede alla madre di venirla a prendere proprio per non incrociare la stampa. Una strategia, quella dei Cappa, per proteggere l'immagine della famiglia. Eppure, nei mesi successivi, Stefania non evita affatto i cronisti: parla con le tv, si confida con giornalisti, si vanta di sapere tutto sulle relazioni sentimentali di Stasi e Marco Panzarasa, fino a dire a un’inviata: “Ci vediamo domani mattina al bar dell’università, ti faccio vedere il mondo!”.
A colpire oggi sono anche alcune dichiarazioni della giovane sul comportamento di Stasi dopo il delitto: “Ma a chi è che non sta sul cazz…? E questo ha avuto il coraggio il martedì sera di andarsi a fare la partitina a calcetto”. Commenti che riflettono giudizi personali, ma che nel 2007 non erano considerati utili alle indagini. Come non lo erano i brogliacci delle conversazioni tra Stefania e il padre, in cui quest’ultimo esprime con rabbia e sarcasmo il timore che le figlie finissero “nel tritacarne mediatico”, dicendo frasi come “Vi stritolano, siete già su internet, fate ridere i polli”.
La famiglia Cappa contro le "notizie a carattere diffamatorio su stampa e social"
Nella serata di martedì la famiglia Cappa, tramite il suo legale Gabriele Casartelli, annuncia che si tutelera' "a fronte di notizie a carattere diffamatorio diffuse dagli organi di stampa e dai social che nulla hanno a che vedere con pretesi ma inesistenti obiettivi di giustizia". "Dovendo constatare che, ormai, non passa giorno senza che vengano diffuse dagli organi di stampa e dai social, in modo del tutto incontrollato, le piu' assurde ed implausibili pseudo-informazioni - si legge in una nota - la famiglia Cappa comunica che non tollerera' oltre questo modo di agire illecito e contrario alle norme di civile convivenza e, pertanto, rende noto di aver conferito mandato ai propri legali per tutelare, come gia'non tolle avvenuto anche nel recente passato, la propria reputazione a fronte di notizie di carattere diffamatorio diffuse dagli organi di stampa e dai social che nulla hanno a che vedere con pretesi ma inesistenti obiettivi di giustizia"
Ermanno Cappa, avvocato e grande esperto del mondo bancario e societario
Chi è dunque Ermanno Cappa, l’uomo al centro di queste nuove rivelazioni? Classe 1950, nato a Tromello, è un avvocato di grande esperienza e reputazione nel mondo bancario e societario. Laureato a Pavia, ha esercitato la professione dal 1978 e ha fondato uno studio legale a Milano specializzato in antiriciclaggio, campo in cui è considerato un luminare. È sposato con Mariarosa Poggi, sorella del padre di Chiara, ed è padre delle gemelle Stefania e Paola. I Cappa non sono mai stati indagati per il delitto, da anni si sono trasferiti a Milano, pur mantenendo l’abitazione di via Leonardo da Vinci a Garlasco. Ogni anno, il 13 agosto, partecipano alla messa in ricordo della nipote uccisa.
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