Milano
Garlasco, l'assist di Nordio a Sempio: "Si rischia un doppio errore giudiziario"
Il ministro della Giustizia torna a parlare delle indagini a carico di Sempio: "Passato troppo tempo, la giustizia non è più in grado di ricostruire la verità"

Chiara Poggi, Andrea Sempio, Carlo Nordio
Garlasco, l'assist di Nordio a Sempio: "Si rischia un doppio errore giudiziario"
“O è vera la prima indagine o è vera la seconda: in ogni caso qualcuno ha subito un’ingiustizia”, ha dichiarato Carlo Nordio, ministro della Giustizia, intervenendo nuovamente sul caso Garlasco durante la trasmissione “Porta a Porta” in onda ieri sera. Il Guardasigilli ha definito “paradossale” la situazione giudiziaria, spiegando come la distanza temporale renda complicato accertare i fatti: “Non è mai abbastanza tardi per rimediare a un errore giudiziario, ma trovare il responsabile di un reato commesso molti anni addietro è molto difficile. Passato un certo periodo di tempo, la giustizia non è più in grado di ricostruire la verità”.
Nordio ha poi aggiunto che “ricostruire la responsabilità di una persona dopo vent’anni o trent’anni da un evento delittuoso è cosa estremamente difficile”, sottolineando al contempo la necessità di riaprire un processo quando emergono nuove prove di innocenza.
Nordio: "Garlasco, la questione mi pare abbastanza ferma"
Il ministro ha affrontato anche il tema delle nuove indagini basate su accertamenti scientifici, evidenziando i limiti delle prove biologiche e del DNA: “Sono elementi complessi da ricostruire, e mi pare che in questo momento la questione sia abbastanza ferma. Se fossero sbagliate entrambe le ipotesi, ci troveremmo davanti a un doppio errore giudiziario di cui alla fine nessuno risponderà”.
Gli avvocati di Sempio: “Solo una rivalutazione del caso Stasi può giustificare nuove indagini”
Gli avvocati di Andrea Sempio, indagato nell’ambito delle nuove inchieste, hanno espresso piena condivisione per le parole di Nordio. “Come difensori di Andrea Sempio, non solo per il dovuto rispetto che serbiamo nei confronti dell’istituzione che rappresenta, ma anche e soprattutto nel merito, condividiamo le dichiarazioni promananti dal Ministro Nordio – si legge in una nota di Angela Taccia e Liborio Cataliotti – che, pur senza entrare nel merito delle prove processuali, ha bene scisso i due piani: il giudicato formatosi a carico di Alberto Stasi e la nuova indagine”.
Secondo la difesa, “solo una previa rivalutazione del primo procedimento, fondata su prove di innocenza, potrebbe anche razionalmente e non solo giuridicamente giustificare una nuova indagine, vieppiù in relazione a un reato che quel giudicato ha ritenuto monosoggettivo, cioè commesso da una sola persona”.
Per la morte di Chiara Poggi, Andrea Sempio è indagato in concorso. In concorso con chi resta una domanda ad oggi ancora senza risposta.











