Milano
Garlasco, il tampone orale di Chiara Poggi: presenza "infinitesimale" di un dna sconosciuto
Solo due campioni su cinque utilizzabili: su uno c'è il dna dell'assistente del medico legale. Sul secondo tracce "infinitesimali" di un'altra persona. Ma "ignoto 3" difficilmente è il killer

Delitto di Garlasco, la ripetizione del tampone orale di Chiara Poggi. Cinque i campioni analizzati. Uno di questi è stato attribuito con certezza all'assistente del medico legale che nel 2007 effettuò l'autopsia sulla vittima. Tre altri campioni risultano inutilizzabili. L'ultimo presenta materiale genetico non identificato. Ma la cui quantità è talmente residua da essere giudicata "infinitesimale". E la cui origine viene spiegata con una ulteriore contaminazione. Difficilmente si dimostrerà che "Ignoto 3" è il killer
Garlasco, l'esito della ripetizione del tampone orale di Chiara Poggi
Gli esiti sul tampone orofaringeo di Chiara Poggi analizzati nell'incidente probatorio nell'ambito della nuova inchiesta sul delitto di Garlasco confermano la presenza di materiale genetico di un'altra persona, il cosiddetto "Ignoto 3". Ma le prime reazioni e commenti portano a ritenere che difficilmente possa trattarsi della prova dell'esistenza di un assassino ancora sconosciuto.
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Cinque i campioni analizzati. Uno di questi è stato attribuito con certezza all'assistente del medico legale che nel 2007 effettuò l'autopsia sulla vittima. Tre altri campioni risultano inutilizzabili. Resta l'ultimo. Che presenta una frazione limitata compatibile con l'apltipo dell'assistente del medico legale, e un'altra dello stesso assistente contaminata con altro materiale genetico non identificato. Ma la cui quantità è talmente residua da essere giudicata "infinitesimale". E la cui origine viene spiegata con una ulteriore contaminazione. Che potrebbe essere avvenuta in sala autoptica maneggiando la garza o toccandola con oggetti a loro volta contaminati.
La genetista chiederà chiarimenti su come sia stata eseguito il prelievo salivare
La genetista nominata dal gip di Pavia nell'incidente probatorio chiederà chiarimenti al medico legale su come abbia eseguito il prelievo salivare e sul perché abbia usato una garza che non è sterile e non un tampone: l'obiettivo naturalmente è capire se la traccia di Dna maschile senza identità sia frutto o meno di una contaminazione.
Garofano: "Nessun altro assassino, solo contaminazione"
E' certo che l'esito definitivo sarà questo Luciano Garofano, ex comandante del Ris di Parma e ora consulente di Andrea Sempio indagato per l'omicidio di Chiara Poggi. Che ad Adnkronos commenta: "Nessun altro assassino, ma una garza contaminata prima del prelievo".