Garlasco, la Procura cala l'asso: una impronta di Sempio vicino al cadavere di Chiara Poggi - Affaritaliani.it

Milano

Garlasco, la Procura cala l'asso: una impronta di Sempio vicino al cadavere di Chiara Poggi

La clamorosa novità anticipata del Tg1. A Le Iene in onda il racconto inedito di un testimone: "Stefania Cappa fu vista a Tromello nel panico e con un borsone"

di redazione

Garlasco, una impronta di Sempio vicino al cadavere di Chiara Poggi

Ci sarebbe l’impronta di Andrea Sempio accanto al cadavere della giovane Chiara Poggi. Lo rivela una perizia disposta dalla procura di Pavia in merito ai nuovi accertamenti disposti per fare luce sul delitto di Garlasco. Della novità clamorosa ne danno una anticipazione i social del Tg1.  L'impronta compatibile con quella di Sempio sarebbe sul muro delle scale che portano in taverna, vicino al luogo dove è stata trovata senza vita la ragazza.  Si tratta della impronta numero 33, refertata dai carabinieri del Ris nella villetta di via Pascoli e che all'epoca delle prime indagini non fu attribuita a nessuno. L'attribuzione è giunta dopo la consulenza disposta dal procuratore Fabio Napoleone nel corso delle nuove indagini dei carabinieri di Milano, che l'hanno confrontata con l'impronta di Sempio.

Di questa impronta a quanto si apprende se ne sarebbe parlato nel corso dell’interrogatorio di Alberto Stasi e nell’audizione di Marco Poggi.

Sempio non si è presentato alla convocazione della Procura

La notizia giunge al termine di una giornata concitata. Andrea Sempio, convocato dalla Procura, non si è presentato appellandosi ad un vizio di forma. Mentre Stasi e Marco Poggi si sono presentati rispettivamente a Pavia e a Venezia. Davanti al tribunale di Pavia si è presentato anche Fabrizio Corona, che ai cronisti ha ribadito la sua verita: "Gli indizi ci sono da tempo, Stasi non c'entra e i colpevoli sono più di quattro. La Procura sa tutto da tempo grazie a indagini difensive fatte dalla difesa di Alberto Stasi. Ma non possono usarle al momento perché non utilizzabili".

La sconcertante rivelazione sul passato di Angela Taccia, avvocato di Sempio

Ma in giornata sono emerse anche sconcertanti novità su Angela Taccia, uno dei due legali di Sempio. L'avvocato, si è appreso, conosce il suo assistito da lunga data. E' stata infatti la fidanzata di Alessandro Biasibetti, amico di gioventù sia di Sempio che di Marco Poggi. Biasibetti, diventato frate dopo il delitto di Chiara Poggi, è uno dei cinque soggetti convocati dal gip di Pavia per l’acquisizione del DNA, insieme alle sorelle Paola e Stefania Cappa e ad altri due amici del fratello della vittima: Mattia Capra e Roberto Freddi.

Alle Iene una testimonianza inedita: "Stefania Cappa fu vista a Tromello, nel panico e con un borsone"

E le Iene replicano all'anteprima del Tg1 con un nuovo servizio in onda questa sera nel quale, come annunciato, sarà presentato il racconto integrale di un testimone finora inedito, insieme ad alcune telefonate mai ascoltate della madre di Andrea Sempio. Nel video anche alcuni messaggi vocali di Paola Cappa, inviati a un amico, inerenti all’omicidio di Chiara Poggi.

Il testimone, indicato con il nome fittizio di “Carlo”, spiega all’inviato che, poco dopo l’omicidio, aveva incontrato in ospedale una donna di Tromello che abitava vicino alla casa della nonna materna delle gemelle Cappa. La donna gli riferì di aver visto Stefania Cappa agitata, intenta a entrare nella vecchia casa con una borsa pesante. Carlo precisa che, contrariamente a quanto riportato dai giornali, non ha mai parlato di un alare da camino e aggiunge che la donna gli disse che le gemelle non erano mai state viste lì prima e che l’episodio l’aveva colpita molto.

Carlo sottolinea che questa testimonianza è emersa solo oggi perché allora, secondo lui, «non c’era stata volontà di ascoltare». Incontrato nuovamente il giorno seguente, alle Iene conferma: «Stefania era nel panico, con un borsone», il rumore di qualcosa gettato nel fosso, e aggiunge che le persone che avevano assistito alla scena erano già anziane all’epoca e oggi non sono più in vita. All’inviato Carlo racconta infine, di aver annotato tutto su dei taccuini, per non dimenticare.

Le telefonate della madre di Andrea Sempio: "In paese pochi credono che Stasi sia l'assassino"

Un altro documento inedito in onda è quello riguardante alcune telefonate tra la madre di Andrea Sempio e Alessandro De Giuseppe. Prima che l’indagine sul figlio diventasse pubblica, la donna contattò la trasmissione di Italia 1 per difenderlo dai sospetti. Con l’inviato delle Iene parlò anche dell’avvocato Tizzoni, accusandolo di aver passato documenti della procura al difensore di Sempio. Raccontò inoltre di una presunta testimone che, il giorno prima dell’omicidio, avrebbe assistito a un litigio molto sospetto tra Chiara e la cugina, ma che non ne parlò né ai carabinieri né ad altri. Nella telefonata con l’inviato, la madre di Sempio affermò anche che in paese «in pochi credono davvero che Alberto sia l’assassino».

I messaggi di Stefania Cappa: "Quando mi pagheranno milioni, dirò tutto, tutto, tutto, tutto"

Infine, nel servizio alcuni messaggi vocali di Paola Cappa, cugina di Chiara Poggi, sul caso. Nei giorni scorsi è circolata la notizia che Paola, sorella di Stefania, avrebbe inviato un SMS con scritto: «Mi sa che abbiamo incastrato Stasi». Il destinatario, Francesco Chiesa Soprani — ex amico di Paola — ha consegnato spontaneamente a “Le Iene” centinaia di messaggi e audio scambiati con lei, in gran parte riguardanti la terribile vicenda. Nel materiale fornito, tuttavia, quella frase non compare mai, né per iscritto né nei vocali. E tra i vocali inviati dalla ragazza risulta il seguente: «Guarda io non ho mai aperto bocca, però arriverà il giorno che la apro. Voglio essere pagata fior di milioni…però dirò tutto, tutto, tutto, tutto.».








A2A