Garlasco, il legale di Venditti: "Hanno distrutto un uomo. Ora il fascicolo su Sempio passi a Brescia" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 07:12

Garlasco, il legale di Venditti: "Hanno distrutto un uomo. Ora il fascicolo su Sempio passi a Brescia"

L'avvocato Domenico Aiello: "L’equazione ‘Venditti corrotto uguale a Stasi innocente e Sempio colpevole’ è una blasfemia". Martedì udienza davanti al Riesame

di Roberto Servio

Martedì 14 ottobre l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti sarà davanti al tribunale del Riesame di Brescia per l’udienza sul sequestro dei suoi telefoni e dispositivi, eseguito il 26 settembre nell’ambito dell’inchiesta per corruzione in atti giudiziari collegata al caso Garlasco. Il suo legale, Domenico Aiello, denuncia una “aggressione ingiustificata” al magistrato e chiede che anche l’indagine su Andrea Sempio sia trasferita a Brescia, definendo “un’eresia giuridica” l’equazione secondo cui “Venditti corrotto significherebbe Stasi innocente e Sempio colpevole”.

Garlasco, il legale di Venditti: "Hanno distrutto un uomo. Ora il fascicolo su Sempio passi a Brescia"

L’ex procuratore di Pavia Mario Venditti comparirà martedì davanti al tribunale del Riesame di Brescia per discutere la richiesta di revoca del sequestro dei telefoni e dei device disposto il 26 settembre scorso. Il provvedimento è legato all’indagine per corruzione in atti giudiziari che lo vede indagato per presunti pagamenti da parte della famiglia di Andrea Sempio, accusata di aver versato tra i 20 e i 30 mila euro nel 2017 per ottenere l’archiviazione dell’inchiesta a carico del giovane, amico di Marco Poggi.

Il suo difensore, l’avvocato Domenico Aiello, ha convocato oggi un punto stampa a Milano per chiarire la posizione del suo assistito: “Il mio cliente ha subito un’aggressione ingiustificata al proprio patrimonio professionale e alla sua dignità. L’equazione ‘Venditti corrotto uguale a Stasi innocente e Sempio colpevole’ è un’eresia, una blasfemia”, ha detto il legale.

Aiello: "Una vicenda surreale e devastante"

Aiello ha definito la vicenda “surreale” e “devastante”: “È stato aggredito un uomo con una potenza di fuoco inimmaginabile. È passata l’idea che si possa mettere in dubbio la vita di un magistrato per fatti che nulla hanno a che vedere con la sua onestà e il suo senso del dovere”. Il legale ha aggiunto che “hanno distrutto un uomo” e che l’indagine rappresenta “una giustizia contro la giustizia, con effetti deflagranti anche se il magistrato sarà riconosciuto innocente”.

La richiesta: trasferire tutto il fascicolo su Sempio a Brescia

Secondo Aiello, anche il fascicolo sull’omicidio di Chiara Poggi dovrebbe passare alla Procura di Brescia, in virtù dell’articolo 11, comma 3, del codice di procedura penale: “L’indagine su Sempio è il contenitore nell’ambito del quale è emersa l’ipotesi corruttiva. Non si può decidere arbitrariamente quale parte dell’indagine mandare e quale trattenere. È tutto connesso”.

Il legale ha poi ricostruito il momento del sequestro dei dispositivi elettronici, sostenendo che Venditti avesse già predisposto le password su un foglio di carta da consegnare agli inquirenti. “Quando ho chiesto con quali criteri sarebbero stati estratti i dati, mi è stato risposto che non ne avevano, che avrebbero dato uno sguardo generale. Questo non è possibile in Italia oggi”, ha dichiarato Aiello, denunciando “una modalità d’indagine senza prove certe e senza parole chiave”.

Aiello: “Atti nelle mani di paparazzi spregiudicati”

Nel corso del suo intervento, Aiello ha anche criticato la spettacolarizzazione del caso Garlasco: “Gli atti sono finiti nelle mani di paparazzi spregiudicati e pregiudicati, seppure geniali. Al paparazzo lasciamo la commedia, ma presidiamo la verità. La verità va difesa, non spettacolarizzata”. L’ex procuratore ha invocato un ritorno alla sobrietà del sistema giudiziario: “Bisogna riportare la giustizia al centro, non relegarla a una subordinata dello show mediatico a cui stiamo assistendo. E la povera mamma di Chiara Poggi, quando ricomincerà a respirare?”.

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