Gelmini: "Comunali? Sicuramente Fi con la Lega"
Mariastella Gelmini, leader lombarda di Forza Italia, fa il punto in vista delle elezioni a Milano nel 2021. L'intervista
Gelmini: "Comunali? Sicuramente Fi con la Lega"
E’ il quotidiano di Silvio Berlusconi, il Giornale, a lanciare nuove ipotesi per la candidatura a sindaco di Milano. Mentre Gabriele Albertini declina con Affaritaliani.it Milano l’offerta che gli hanno rivolto personalità del mondo economico, nel caso in cui Sala scegliesse di scendere in campo a livello nazionale, la partita sarebbe apertissima e il centrodestra potrebbe giocarsela. “E’ presto per parlare di nomi – spiega Mariastella Gelmini, leader in terra lombarda (e non solo) di Forza Italia, ad Affaritaliani.it Milano – aspettiamo i risultati delle regionali a fine mese, le sorprese non mancheranno”.
Albertini si chiama fuori ma il centrodestra che scelte farà?
“Gabriele è uno dei sindaci più amati dai milanesi. Il rilancio di Milano è partito da lui, con lo sviluppo della rete delle metropolitane, la realizzazione del depuratore delle acque che la città aspettava da molti lustri, la trasformazione urbanistica. Ora si tratta di valutare l’insieme della situazione milanese. Sono convinta che Sala si vorrà giocare una seconda possibilità a Milano, anche perché le incompiute sono molte. A partire dalle periferie, completamente abbandonate e dalle cinque aree ferroviarie da restituire alla città”.
Il centrodestra si presenterà unito alle amministrative di Milano?
“Sicuramente. Il centrodestra è maggioranza nel paese e anche a Milano, da sempre. Serve un programma concreto, vicino ai reali bisogni dei milanesi. Sala ha abbandonato le periferie e ha trasformato il centro della città in una vetrina del lusso. Il nostro obiettivo è creare valore duraturo per tutta la città, col lavoro. Le migliori tradizioni di Milano: design, artigianato, moda, ricerca possono aiutarci a farla tornare la capitale del lavoro di qualità, aperta soprattutto ai giovani”.
Ha dei nomi da proporre per il piano nobile di palazzo Marino?
“Un passo dopo l’altro. Ora siamo impegnati pancia a terra nelle regionali, oltre alla battaglia quotidiana per mandare a casa il governo della vergogna, che sta portando l’Italia alla deriva. Le personalità per guidare palazzo Marino ci sono. Sapendo che Milano non è città da barricate ma una grande metropoli europea, penso ad un identikit preciso e ad una squadra forte, donne e uomini della società civile, delle professioni, dell’università. E’ presto per fare nomi ma sono certa che quando il centrodestra chiamerà la risposta sarà positiva. Milano vale molto per il paese e non può essere abbandonata alla sinistra”.
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