Gintoneria, Lacerenza "pagherà" in bottiglie di champagne. Mentre Nobile fa la volontaria della Protezione civile - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 09:58

Gintoneria, Lacerenza "pagherà" in bottiglie di champagne. Mentre Nobile fa la volontaria della Protezione civile

La figlia di Wanna Marchi, coinvolta nell’inchiesta sulla Gintoneria e La Malmaison, ha avviato l’attività di volontariato in attesa della decisione del gip. Per Lacerenza si profila una confisca da quasi un milione di euro

di Giorgio d'Enrico

Gintoneria, Lacerenza "pagherà" in bottiglie di champagne. Mentre Nobile fa la volontaria della Protezione civile

Gintoneria di Milano: Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, ha chiesto di scontare la condanna a tre anni con lavori socialmente utili, già iniziati come volontaria alla Protezione civile di Milano durante il weekend. La misura sostitutiva è prevista per pene inferiori ai quattro anni e sarà valutata dal gip Sonia Mancini, che il prossimo 22 ottobre dovrà pronunciarsi sul patteggiamento. Al momento, Nobile non è sottoposta a misure detentive ma ha l’obbligo di dimora.

Gintoneria e La Malmaison: l'accordo di patteggiamento per Lacerenza e Nobile

L’inchiesta condotta dalla pm Francesca Crupi e dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza aveva portato all’arresto, lo scorso 4 marzo, di Nobile e del suo ex compagno e socio Davide Lacerenza, gestore della Gintoneria e del privé La Malmaison. Entrambi erano accusati di gestire un giro di prostituzione e droga, ma l’accusa di spaccio è rimasta a carico del solo Lacerenza. La Procura ha raggiunto un accordo di patteggiamento: tre anni per Nobile e quattro anni e otto mesi per Lacerenza, difesi dall’avvocato Liborio Cataliotti.

Per Lacerenza confisca da 900mila euro: la  Procura punta alle bottiglie di champagne

Durante l’udienza di ieri, come riferisce il quotidiano Il Giorno, la gip ha chiesto alla difesa di integrare la documentazione con elementi relativi allo “stile di vita” e alla situazione patrimoniale e reddituale di Nobile. Per Lacerenza, invece, la Procura punta alla confisca di beni per un valore vicino al milione di euro: bottiglie di champagne e superalcolici di pregio, oltre a decine di migliaia di euro su conti correnti. Secondo una consulenza, il totale ammonterebbe a circa 900mila euro. Il valore effettivo sarà stabilito solo dopo la vendita dei beni sequestrati.

Nei mesi scorsi a entrambi sono stati revocati gli arresti domiciliari. Se il patteggiamento verrà ratificato, anche Lacerenza – che ha già scontato otto mesi ai domiciliari – potrà chiedere di accedere ai lavori socialmente utili o a un’altra forma di servizio di pubblica utilità. Dalle carte dell’inchiesta emerge come Nobile, pur gestendo l’amministrazione del locale fosse estranea agli eccessi che si consumavano nel privé di via Torriani. 

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