Milano
Gintoneria, revocati i domiciliari a Lacerenza. E Cruciani esulta: "Libero!"
L’ex compagno di Stefania Nobile esce dopo oltre sei mesi di arresti domiciliari. In attesa dell’udienza del 15 ottobre, punta a patteggiare 4 anni e 8 mesi con risarcimenti milionari. Il giornalista Giuseppe Cruciani: "Ha perso 22 chili"

Davide Lacerenza
Davide Lacerenza, ex compagno di Stefania Nobile e coinvolto nell’inchiesta sul giro di droga e prostituzione legato alla Gintoneria e al privé La Malmaison, non è più ai domiciliari. La gip di Milano ha disposto la revoca della misura cautelare, sostituendola con l’obbligo di dimora nel capoluogo lombardo. Lacerenza, assistito dall’avvocato Liborio Cataliotti, chiede di patteggiare 4 anni e 8 mesi. Il 15 ottobre l’udienza decisiva.
Gintoneria Milano, revocati i domiciliari per Lacerenza: resta l’obbligo di dimora
La gip di Milano Marta Pollicino ha disposto la revoca degli arresti domiciliari per Davide Lacerenza, in carcere preventivo dal 4 marzo scorso insieme all’ex compagna Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi. L’imprenditore, coinvolto nell’inchiesta condotta dal pm Francesca Crupi e dalla Guardia di finanza, resta sottoposto all’obbligo di dimora a Milano e all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Cruciani sui social: "Lacerenza ha perso 22 chili"
La notizia è stata rilanciata anche da Giuseppe Cruciani sui social: "Libero!!!", ha scritto il giornalista, raccontando che Lacerenza è tornato in libertà alle 17.30 di ieri, dopo più di sei mesi. "È dimagrito di 22 chili e si sta disintossicando. È un altro Lacerenza", ha aggiunto, riferendo che l’imprenditore ha festeggiato la scarcerazione in un noto ristorante del centro.
L’inchiesta milanese e il ruolo di Stefania Nobile
Lacerenza era stato arrestato con accuse di autoriciclaggio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, oltre che di detenzione e spaccio di droga, nell’ambito dell’indagine legata al locale “Gintoneria di Davide” e al privé “La Malmaison”. Già a fine giugno, la gip Alessandra Di Fazio aveva revocato i domiciliari a Stefania Nobile, accogliendo l’istanza presentata dallo stesso avvocato Liborio Cataliotti.
Lacerenza, il patteggiamento atteso a ottobre
Il prossimo passaggio decisivo sarà l’udienza del 15 ottobre davanti alla gip Marta Pollicino, in cui si discuterà la richiesta di patteggiamento. Lacerenza propone una pena di 4 anni e 8 mesi, mentre Stefania Nobile punta a 3 anni. In entrambi i casi, le pene verrebbero accompagnate da consistenti risarcimenti, pari al valore delle bottiglie di champagne e altri beni sequestrati durante le indagini. In caso di accordo, per Lacerenza resterebbero da scontare meno di 4 anni, con la possibilità di chiedere l’affidamento in prova ai servizi sociali. Nobile, invece, potrebbe beneficiare dei lavori di pubblica utilità.