Il Filo del Coraggio: la moda di Hnia Harrati diventa manifesto civile a Milano - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 12:48

Il Filo del Coraggio: la moda di Hnia Harrati diventa manifesto civile a Milano

MFW: alla Fontana e Rocce di Palazzo Lombardia sabato 27 settembre va in scena un evento che intreccia moda, testimonianze e istituzioni. La stilista italo-marocchina trasforma il dolore in linguaggio di libertà e inclusione

Il Filo del Coraggio: la moda di Hnia Harrati diventa manifesto civile a Milano

Sabato 27 settembre, alla Fontana e Rocce di Palazzo Lombardia, la Fashion Week di Milano accoglie “Il Filo del Coraggio”, progetto della stilista italo-marocchina Hnia Harrati. Non una semplice sfilata, ma un racconto collettivo che unisce moda, istituzioni e associazioni per dare voce a chi ha vissuto la violenza e cerca la rinascita. L’evento, sostenuto da Regione Lombardia e Comune di Milano, diventa manifesto di libertà, inclusione e azione concreta, trasformando l’arte in strumento di cambiamento sociale.

“Il Filo del Coraggio” nasce dall’esperienza personale di Hnia Harrati, designer italo-marocchina che ha conosciuto in prima persona la violenza domestica. La sua creatività si trasforma in un manifesto civile: non passerella ma racconto, dove abiti e testimonianze si intrecciano a istituzioni e associazioni. La moda diventa così un linguaggio universale di libertà, capace di abbattere barriere e unire culture.

Il progetto Hnia è stato sviluppato in dialogo con il Tribunale di Milano, il presidente Fabio Roia e il procuratore Marcello Viola. L’iniziativa si propone come ponte concreto tra donne – in particolare quelle magrebine – e servizi di sostegno psicologico, sanitario e legale. Fondamentale la scelta di utilizzare anche la lingua araba per garantire inclusione e accesso reale ai percorsi di salvezza.

Accanto alla stilista si sono strette istituzioni e realtà del territorio. Regione Lombardia, con l’assessora Barbara Mazzali e la direttrice Paola Negroni, ospita e sostiene l’evento. Il Comune di Milano partecipa con l’assessora Alessia Cappello, l’assessore Emmanuel Conte, Elena Lattuada e Diana De Marchi. LILT porterà un ambulatorio mobile per screening senologici gratuiti, mentre Telefono Donna offrirà supporto con psicologhe, avvocati e operatrici specializzate. Fondazione Gualtiero Marchesi, Spazio 3Re e Diadema Academy accompagneranno percorsi di reinserimento con corsi di cucina, sartoria e beauty. CISL attiverà corsi online di lingua italiana e uno studio legale seguirà le donne nei delicati cammini di giustizia.

Gli ospiti della sfilata presso Regione Lombardia

La serata vedrà la partecipazione di personalità come Roberta Tagliavini, Rajae Bezzaz, Melania Rizzoli e Arturo Artom, insieme ai consolati di Qatar, Marocco, Egitto e Tunisia. Fondazione Stelline rinnova il proprio sostegno, mentre l’Istituto IIS di Milano coinvolgerà giovani studenti e creativi. A condurre sarà Barbara Francesca Ovieni, volto televisivo e giornalista.

Hnia Harrati: "La moda può e deve diventare strumento di cambiamento reale"

“Il Filo del Coraggio è un ponte tra culture, istituzioni e persone. Ho voluto che questa sfilata non fosse solo simbolo ma anche azione concreta, perché la moda può e deve diventare strumento di cambiamento reale”, spiega Hnia Harrati. Arrivata in Italia a dieci anni, la designer ha trasformato il dolore in un brand capace di fondere sartorialità italiana e suggestioni arabe. Il suo motto: “Un abito. Trecento voci. Un solo coraggio.”

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