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Il maxischermo e gli strani silenzi del Milan campione d'Italia
Paolo Scaroni

Il maxischermo e gli strani silenzi del Milan campione d'Italia

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Forse al Milan serve un capo delle relazioni istituzionali, oltre che una nuova strategia di comunicazione. Dico forse, eh. Perché su tutta una serie di cose io i rossoneri - che pure tifo, e che mi hanno fatto godere non poco ieri - non li capisco. Parliamo della questione maxischermo, che poi è una questione davvero "semplice".

Quasi una settimana buona prima della partita scudetto, il consigliere comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico inizia a chiedere un maxischermo in piazza. Beppe Sala dice, tre giorni prima del giorno x: "Ho parlato con il Presidente del Milan, Paolo Scaroni, e gli ho fatto presente che lato Comune e Questura non c’è nessun veto perché la società installi in altra zona della città uno schermo per vedere la partita". Attilio Fontana mette a disposizione piazza Città di Lombardia. Passano le ore, il maxischermo non c'è. Matteo Salvini allora attacca dicendo che Sala non è "riuscito ad autorizzare il maxischermo per il Milan". Il sindaco Sala, rispondendo a Salvini, dice che il maxischermo non c'era, in piazza Duomo o da altre parti, semplicemente perché il Milan non l'ha chiesto. Quindi: niente maxischermi in giro, per l'unica motivazione che nessuno li ha chiesti.

Niente maxi schermo a Milano, il Milan non conferma nè smentisce

Il Milan non ha commentato, non ha confermato né smentito la cosa. Quindi: perché mai non sono stati chiesti? Perché il Milan non ha voluto coinvolgere tutta la città in una festa? Questo non lo capisco proprio. E' stata una questione di burocrazia? Ci hanno provato ma poi si sono resi conto di non riuscirci? Tempi lunghi? E se è così, perché non lo dicono? Oppure è stata proprio una mancata strategia nei confronti dei tifosi? E come è possibile che una società che da sempre è attenta alla propria tifoseria non riesca a fare una richiesta per un maxischermo? Non mi pare una cosa particolarmente complicata.

Il Milan comunica poco e male. Anche sullo stadio...

La cifra del Milan, purtroppo, negli ultimi tempi, pare essere quella del silenzio. Comunica poco, e comunica male. Sullo stadio i silenzi sono interrotti da temporali improvvisi, e seguiti da nuovi silenzi. Lunghi. Intanto il tempo passa, e tutti si innervosiscono. I tifosi, le proprietà, l'amministrazione. Perché? Mai come in questo momento Milano si sente vicina alle sue squadre. Sono arrivate prima e seconda, e in particolare il Milan costituisce un modello per come ha gestito finanziariamente la stagione, per come ha giocato, per il cuore che ci ha messo. Una squadra intelligente e coriacea, aperta, trasparente. Non si capisce perché non possa essere - anche nei rapporti con l'amministrazione della città - della stessa pasta.



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