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Milano
Il Museo del Novecento raddoppia: annunciato il progetto vincitore. FOTO
Museo del Novecento Milano

Il Museo del Novecento raddoppia: annunciato il progetto vincitore

Il progetto del team guidato dall'architetto Sonia Calzoni ha vinto il concorso "Novecentopiùcento" per il raddoppio del Museo del Novecento di Milano, che si espanderà anche nel secondo Arengario. A collegare i due edifici, sarà realizzata una passerella aerea, reversibile, oppure un collegamento a terra attraverso la creazione di una piazza-cortile in relazione con piazza Duomo. Queste le due soluzioni presentate dal progetto vincitore

"Questo progetto e' il segno della nostra voglia di andare avanti - ha commentato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala - Nella cura della citta' e' necessario che la cultura giochi un ruolo fondamentale non ce n'e' mai troppa". L'idea della passerella non trovava pienamente d'accordo la Soprintendenza, che dovra' valutare il progetto, ma quella pensata dal team vincitore e' reversibile, e vista dall'Ottagono della Galleria si poggia sul tetto dell' edificio basso senza spezzare la vista della Torre Martini.

"La passerella e' importante perche' permette una connessione anche di senso tra i due edifici - ha sottolineato l'assessore alla Cultura del Comune Filippo Del Corno -. Inoltre la sala corrispettiva della Sala Fontana nell'altro edificio sara' abitata da un'opera d'arte di un grande artista contemporaneo". In alternativa alla passerella "che e' agganciata alle travi e puo' essere rimossa - ha spiegato l'architetto Calzoni - e' previsto un collegamento a piano terra". Il Museo si ampliera' anche grazie alla generosita' della mecenate milanese Giuseppina Antognini che donera' al Museo 5 milioni di euro e un nucleo di preziose opere del XX Secolo.

Le opere donate dalla mecenate Giuseppina Antognini "sono state scelte dal comitato scientifico del Museo del Novecento - ha spiegato Anna Montaldo, direttrice del polo museale - perche' abbiamo individuato quale erano quelle piu' importanti per colmare le nostre lacune. Ci mancava un Crepuscolo di Boccioni, cosi' speciale che guarda allo sviluppo della citta' e della periferia milanese, poi anche Sironi, De Chirico, Severini, questo aggiunge valore al percorso che abbiamo fatto con molta passione". Nel secondo Arengario al piano terra, nello spazio porticato troveranno spazio un bookshop aperto al pubblico e una caffetteria con tavolini, mentre nel mezzanino verra' realizzato un auditorium. I piani museali, che si trovano su 4 livelli ricavati sopra lo spazio porticato, potranno ospitare oltre un centinaio di opere, con un percorso che proporra' nuove letture e confronti a partire dagli anni Ottanta fino alle esperienze piu' attuali.

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