Milano
Sala-Salvini, botta e risposta a Direzione Nord. Il sindaco: "Poteri speciali a Milano". Il vicepremier: "Si metta d'accordo con se stesso"
Il sindaco di Milano si è detto favorevole a una legge che amplifichi i poteri della città di Milano". La replica di Salvini: "Ma contrasta l'autonomia lombarda..."

Beppe Sala e Matteo Salvini
Sala a Direzione Nord: "Favorevole a una legge per i poteri speciali a Milano"
"Sono assolutamente favorevole" a una legge per dotare Milano di poteri speciali come quelli che si vogliono dare a Roma Capitale. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante l'evento Italia Direzione Nord in Triennale a Milano. "Se c'è per Roma Capitale mi sembra naturale che ci sia per Milano", ha aggiunto Sala, sottolineando che "dal punto di vista economico è chiaro che Milano sia ancora la realtà più importante. Da Milano a Roma arrivano 20 miliardi all'anno di tasse sul reddito. Un governo saggio dovrebbe dire, se ci collaboro i 20 miliardi diventano 25. Quindi cerchiamo delle formule che aiutino". Secondo Sala "quello che è abbastanza evidente è che il governo sta ampiamente favorendo Roma. Lo dico con rispetto per il mio amico Gualtieri e per i romani, ma è evidente" ha concluso il sindaco.
Salvini a Sala: "Si metta d'accordo con se stesso"
A Sala ha replicato il vicepremier Matteo Salvini, a sua volta ospite di Direzione Nord: "Io sono a favore di qualsiasi aiuto alle autonomie locali, siano i Comuni o siano le Regioni. Quindi - la replica del vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini - fa strano che il sindaco Sala voglia più poteri per Milano, e condivido, e contrasti l'autonomia per la Lombardia. Si metta d'accordo con se stesso". E comunque, "sono d'accordo su qualsiasi potere in più venga dato ai Comuni e alle Regioni e aggiungo anche le Province".
Sala a Direzione Nord: "Salvini vuole rimpatriare 600mila migranti? strumentalizza, ma non fa un tubo"
Mentre Sala ha polemizzato su Salvini rispetto alla manifestazione dei patrioti europei prevista per sabato 18 aprile in piazza Duomo "per la libertà dell'Occidente, contro l'islamizzazione e per la remigrazione". "Che si oppone ai rimpatri a chi delinque continuamente? Io non mi oppongo. Ma se continuiamo a fare spot elettorali... - ha aggiunto il sindaco Sala -. Noi stiamo facendo uno sforzo per mettere in strada quante più divise possibile. Abbiamo messo 300 e passa agenti di Polizia locale in più. Difficile dire cosa abbia fatto il governo con le forze statuarie". "Non voglio far polemica - ha concluso Sala -, se metti più persone in strada hai più possibilità di fermare un crimine quando avviene. Ma chiediamoci cosa succede nel 95% dei casi. Pensiamo allo spacciatore colto in fragrante. Sta dentro una notte, ritorna fuori e continua a spacciare. I Pm a Milano raramente firmano perché uno sta dentro. Perché non c'è posto nelle carceri".
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Sala: "Dubito che a Milano si vinca spostandosi troppo a sinistra"
"Io ho idee un po' diverse rispetto a una parte significativa della sinistra che ritiene che in questo momento di radicalizzazione" si vinca "spostandosi molto a sinistra. Io ho dei dubbi, credo che nella nostra città sia presente una forte componente" centrista "che guarda molto alla figura del sindaco e quindi pone attenzione a un equilibrio che probabilmente in tanti sperano il sindaco abbia. Io penso che sia necessario". Quanto al centrosinistra a livello nazionale e rispetto al cosiddetto campo largo "io non è che dico che si vince al centro, dico che il centro non c'è" ha aggiunto.











