Milano
Imprese, terzo trimestre 2025: continua la crescita della manifattura lombarda
Positivi produzione, export e fatturato. Fontana e Guidesi: "Regione prosegue con il sostegno agli investimenti"

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Imprese, terzo trimestre 2025: continua la crescita della manifattura lombarda
Prosegue la crescita della manifattura lombarda, che consolida la propria traiettoria positiva mettendo a segno per la quarta volta consecutiva una variazione congiunturale con segno più. Nel terzo trimestre 2025, infatti, la produzione industriale aumenta dello 0,7% e il fatturato dell’1,6%. Anche l’artigianato registra un incremento sia dei livelli produttivi (+0,6%) che del fatturato (+0,9%), a testimonianza di un momento positivo per il settore.
È questo il quadro emerso dalla conferenza stampa di presentazione dei dati congiunturali del terzo trimestre 2025 relativi al settore manifatturiero, che si è svolta oggi a Palazzo Lombardia in presenza dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi. All’incontro con la stampa sono intervenuti anche i presidenti Gian Domenico Auricchio (Unioncamere Lombardia); Giuseppe Pasini (Confindustria Lombardia) e Mauro Sangalli (Casartigiani Lombardia).
Fontana: "Confermate forza e solidità del sistema lombardo"
I dati sono stati commentati anche dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il quale ha espresso “soddisfazione per un andamento della manifattura che conferma la forza e la solidità del sistema lombardo, pur nelle difficoltà e complessità che caratterizzano il contesto internazionale. Imprenditori e lavoratori dimostrano una volta di più competenza, professionalità e una cultura del lavoro tipica della nostra terra. Come Regione proseguiamo nella sinergia con tutti gli attori del tessuto economico-produttivo, implementando le misure di accompagnamento agli investimenti”.
Un trend positivo trainato dall'export
Secondo l’ultima rilevazione dell’Osservatorio congiunturale di Unioncamere Lombardia, l’industria regionale conferma segnali positivi sostenuti dal rafforzamento della domanda interna e dal buon andamento degli ordini esteri, che continuano a rappresentare il principale motore della manifattura. Nel trimestre analizzato, la produzione industriale lombarda registra un aumento dell’1,3% rispetto al trimestre precedente e del 4,1% su base annua. L’occupazione rimane stabile, con un saldo tra ingressi e uscite pressoché invariato (-0,1%), mentre il ricorso alla cassa integrazione si mantiene su livelli contenuti.
Tra i comparti in maggiore crescita si distinguono quello alimentare, meccanico e il settore delle pelli-calzature. Anche l’abbigliamento mostra segnali di recupero nel terzo trimestre del 2025. Permangono invece difficoltà per la chimica e il tessile, quest’ultimo caratterizzato da una fase di sostanziale stagnazione.
Le prospettive future delle imprese
Guardando ai prossimi mesi, la maggioranza delle imprese lombarde prevede una sostanziale stabilità di produzione, fatturato, ordini e occupazione. Restano però alcune incertezze legate alla domanda interna, mentre il sentiment sulla domanda estera risulta leggermente più positivo. Anche gli artigiani, pur mantenendo un orientamento prudente, mostrano un maggiore ottimismo rispetto ai trimestri precedenti.
Tra le principali criticità segnalate dalle imprese, condivise anche dal mondo artigiano, emergono i rischi geopolitici e l’aumento dei dazi, con potenziali impatti sulle esportazioni. In controtendenza, un elemento positivo per la competitività riguarda il calo dei costi delle materie prime, indicato come una delle principali opportunità per i mesi a venire.
Guidesi: "Ulteriore segnale positivo di ripresa"
“Considerando sia la situazione geopolitica sia la contingenza economica – ha sottolineato l’assessore Guidesi – i dati sono ottimi e rappresentano un ulteriore segnale positivo di ripresa. Noi con le ‘Zone di Innovazione Sviluppo’ e con gli strumenti di sostegno all’innovazione continuiamo a 'fare il nostro' ma ribadisco il bisogno di un intervento strutturale sui costi energetici, ancora oggi troppo alti per essere competitivi; come è necessario un cambio di rotta delle politiche della Commissione Europea in quanto l'attuale Commissione ancora non si è concretamente distaccata dalla precedente rispetto alle scelte anti-manifattura”.
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Auricchio: "Impegno quotidiano e capacità di innovare"
“I dati di questo trimestre – ha specificato Gian Domenico Auricchio – confermano la straordinaria capacità di adattamento e reazione del nostro sistema produttivo. La manifattura lombarda, insieme all’artigianato, dimostra ancora una volta di saper cogliere le opportunità dei mercati, interni ed esteri, mantenendo una traiettoria di crescita solida e costante. L’export continua a essere un motore fondamentale, ma è significativo anche il contributo della domanda interna, che torna a sostenere le imprese in una fase complessa dello scenario economico internazionale. Questa resilienza non è frutto del caso: è il risultato dell’impegno quotidiano delle nostre aziende, della loro capacità di innovare e della forza del sistema camerale lombardo, che continua a essere un punto di riferimento nell’accompagnare lo sviluppo del territorio”.
Pasini: "Crescono produzione, fatturato e ordini esteri"
“La Lombardia – ha spiegato Giuseppe Pasini – trainata dall’export, si conferma la locomotiva italiana ed europea. La solidità dell’industria lombarda emerge in particolare dal confronto con il 2024: produzione +2,2%, fatturato 4,4% e ordini esteri 4,1%. La capacità delle imprese lombarde di aprirsi nuovi mercati e il rallentamento dei costi delle materie prime hanno aiutato a sostenere la crescita e, come confermato anche dal Centro Studi di Confindustria, il principale punto di forza del nostro manifatturiero è rappresentato dalla qualità elevata dei nostri prodotti e i prezzi competitivi. Preoccupano l’instabilità internazionale e il costo elevato dell’energia: le bollette per imprese e cittadini italiani sono le più costose d’Europa, e ormai da tre anni le imprese lombarde competono in un contesto caratterizzato da concorrenza sleale”.
Sangalli: "Bene gli strumenti messi in campo da Regione"
"Lo strumento delle filiere produttive, messo in campo in questi anni e l'introduzione di recente delle ZIS (Zone di Innovazione e Sviluppo) – ha dichiarato Mauro Sangalli – sono due modelli che si integrano perfettamente, creando un perfetto connubio e avendo come obiettivo quello di rafforzare la competitività della Lombardia sugli scenari globali, agevolando e dando vita a collaborazioni tra imprese, università, enti pubblici, enti di formazione e realtà sociali, così da potenziare gli ecosistemi territoriali, facilitando l'attrattività e rendendoli in grado di generare valori economici e sociali".
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