“In Colonna-nuove installazioni radiografiche”: a Melegnano la nuova mostra di Feuei Tola - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 12:04

“In Colonna-nuove installazioni radiografiche”: a Melegnano la nuova mostra di Feuei Tola

Dal 27 settembre al 12 ottobre il museo Broggi di Melegnano ospita l'esposizione di Feuei Tola. Ulteriore tappa del percorso: "Uno degli scopi delle mie mostre è favorire l’incontro tra artisti". L'intervista

di Roberto Servio

“In Colonna-nuove installazioni radiografiche”: a Melegnano la nuova mostra di Feuei Tola

Dopo le mostre al Castello Mediceo a Melegnano, alla Cripta della Cà Granda a Milano, alla rassegna internazionale ArtePadova, alla Parallax Art Fair a Londra, alla Casa della Cultura a Milano, la talentuosa artista siciliana Feuei Tola ha trovato un nuovo spazio prestigioso in cui parlare della propria arte: il museo Broggi, in Via Fratelli School 27 a Melegnano, nella città metropolitana di Milano. La mostra denominata “In Colonna-nuove installazioni radiografiche” si terrà dal 27 settembre al 12 ottobre ed è curata dall’artista insieme al filosofo e critico Amedeo Anelli. Questa mostra è una ulteriore tappa nel percorso intrapreso da Feuei Tola che consiste nell’organizzare mostre in luoghi prestigiosi, con eventi a cui partecipano altri artisti e persone di tutti i settori lavorativi, non solo gli appassionati di arte. Lo scopo è far conoscere al maggior numero di persone la propria arte, stimolare il dibattito, allargare le proprie conoscenze e far nascere nuove iniziative in campo artistico. L'INTERVISTA.

Feuei, perché hai scelto il museo Broggi per ospitare la tua mostra?
Perché sono stata all’inaugurazione e il museo mi è piaciuto al primo impatto. Mi sono sentita subito in sintonia con questa struttura che prima di diventare un museo era una fabbrica. Ho iniziato a lavorare a delle opere che fossero adatte ad essere esposte in questo museo e questo lavoro mi ha stimolato tanto che ho prodotto tantissime nuove opere. Sono orgogliosa di poter dire che tutte le opere che vedrete dal 27 settembre al 12 ottobre al museo Broggi sono inedite. Come spiego nel titolo della mostra si tratta di nuove installazioni radiografiche, quindi proseguo con l’idea di dipingere sulle radiografie invece che su tela. In questa occasione ho utilizzato anche altri materiali come il lino, il ferro, il vinile, per dare maggiore volume alle installazioni. Infatti alcune di esse sono lunghe dieci metri. Voglio ringraziare Ideo Video Produzioni Televisive che mi ha aiutato nella realizzazione di questo evento. Per la mostra al museo Broggi, ho prodotto anche un catalogo di 24 pagine con tante foto in cui spiego nei dettagli le opere che saranno esposte. Al catalogo hanno collaborato il Presidio Poetico APS (in qualità di digital graphic consultant), il fotografo Daniele Filippone (molto apprezzato a Milano e Berlino), il make up artist Fabio Lo Coco (che mi ha truccata per le foto), e l’azienda Odette (che ha creato gli abiti che indosso nelle foto). I testi del catalogo sono stati scritti da Amedeo Anelli.

Al museo Broggi, nel corso della mostra, si terranno anche dibattiti tra artisti come è già avvenuto in altre tue mostre?
Certamente, uno degli scopi delle mie mostre è proprio favorire l’incontro tra artisti e dibattere di argomenti legati all’arte. Al museo Broggi si terrà un incontro con lo scrittore Guido Conti che presenterà il suo libro su Cesare Zavattini, sceneggiatore, commediografo che in ambito cinematografico è considerato uno dei più importanti protagonisti del neorealismo italiano. Ma Zavattini è stato anche uno scrittore, un poeta e un pittore   Il libro si intitola semplicemente Zavattini ed è edito dalla casa editrice Electa.

 

Hai in programma altri eventi quest’anno?
Si, uno si svolgerà a Milano in una location che solitamente non ospita mostre ma che è molto conosciuta da tutti i milanesi. Ma preferisco non parlarne finché non saranno definiti gli ultimi dettagli. Tengo, invece, a sottolineare una cosa: il mio lavoro sta avendo grande esposizione mediatica da qualche anno in Italia, ma in Spagna l’ha sempre avuta. Nel 2012 ho esposto al Castello di Calonge, in Catalunya. A Barcellona, nel 2013, ho esposto all’Università delle Belle Arti. Sempre a Barcellona, nel 1998, ho esposto alla Sala d’Art de la Generalitat de Catalunya. I mezzi di comunicazione spagnoli mi hanno sempre seguito. Media come El Punt, La Avanguardia, El Periodico e La Proa. Dialogare con i giornalisti fa parte del lavoro di un artista. Ce lo ha dimostrato Salvador Dalì, un vero simbolo dell’arte catalana, che era un artista molto mediatico.

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