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Iss, bordate a Regione Lombardia: "54 segnalazioni prima del 7 gennaio"
Regione Lombardia

Iss, bordate a Regione Lombardia: "54 segnalazioni prima del 7 gennaio"

Non si attenua l'intensità dello scontro tra Iss e Regione Lombardia sugli errori nel conteggio dei contagi da Covid che ha portato la Lombardia a "scontare" almeno una settimana non dovuta in zona rossa. E' di oggi una nuova nota dell'istituto superiore di sanità che infiamma di nuovo la polemica. Spiega l'Iss di avere inviato da maggio "54 segnalazioni di errori, incompletezze e/o incongruenze alla Regione Lombardia, l'ultima il 7 gennaio scorso".

"Il sistema e' in uso da 36 settimane e nessun altra regione finora ha segnalato anomalie di questa entita' sull'immissione dei dati". "Le Regioni - dice l'Iss - hanno completa autonomia nel caricamento di aggiornamenti e rettifiche senza alcun intervento o richiesta verso l'Iss che, laddove ne abbia evidenza o sospetto, puo' segnalare errori, incompletezze o incongruenze alle Regioni". "La percentuale di casi incompleti per la sintomatologia (assenza di informazioni nel campo 'stato clinico') - riferisce l'Iss nel dettagliato comunicato in cui ripercorre la cronologia di questi mesi per i dati Covid della Lombardia - e' pari al 50,3%, a fronte del 2,5% del resto d'Italia nel periodo 13 dicembre 2020-13 gennaio 2021". "Alla luce del quadro descritto, si precisa che gli ultimi inserimenti da parte della Regione Lombardia - si legge nella nota - risalgono alle ore 10.58 e alle ore 14.51 del 20 gennaio 2021, con una rettifica dei dati pregressi presenti alla data 13 gennaio 2021: eliminando la segnalazione di una data inizio sintomi in 4.875 casi segnalati; diminuendo di 17.654 casi quelli classificati in precedenza come sintomatici; aumentando di 12.779 casi quelli classificati come asintomatici". Inoltre, specifica l'Iss, "la Lombardia ha segnalato da Maggio fino al 20 gennaio una grande quantita' di casi, significativamente maggiore di quella osservata in altre regioni, con una data di inizio sintomi a cui non ha associato uno stato clinico e che pertanto si e' continuato a considerare inizialmente sintomatici. Inoltre nell'ultimo periodo ha classificato un gran numero di questi come guariti senza uno stato clinico sintomatico riportato".

Fontana: "Iss in difficoltà per le proprie mancanze sposta il tiro"

Non si è fatta attendere la replica del governatore lombardo Attilio Fontana: "In difficoltà per proprie mancanze, l'Istituto Superiore di Sanità continua a spostare il tiro da quello che è il vero tema, ovvero il mal funzionamento dell'algoritmo per il calcolo dell'Rt".  "Uscite a orologeria - prosegue Fontana - con un solo obiettivo: colpire la Lombardia. Non solo dal Governo, ma ora anche da quello che dovrebbe essere un organo terzo come l'Istituto Superiore di Sanità e che invece veste sempre più i panni di una parte politica".  "Aspettiamo fiduciosi il giudizio del Tar del Lazio - conclude Fontana - per dimostrare che abbiamo ragione noi".

Regione Lombardia: "L'Iss smentisce se stesso"

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"L'Iss ha inviato 54 segnalazioni su dati inviati da Regione Lombardia riguardanti 527.000 pazienti, quindi una percentuale pari allo 0,01". Lo spiega in una Nota la Regione Lombardia. "Dal mese di maggio Regione Lombardia - prosegue la Nota - ha inviato 35 report e l'Iss ha sempre considerato la completezza dei dati superiore alla soglia di validità, ad eccezione di quelli del 12 ottobre". "Nella settimana sotto osservazione che ha portato la Lombardiain zona rossa - spiega la Nota della Regione - la percentuale di validità era dell'80. Quindi la qualità dei nostri dati è sempre stata considerata affidabile".

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