L'addio a Cecilia De Astis, oltre 200 persone ai funerali. I familiari: "Vittima del fallimento della società" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 20:03

L'addio a Cecilia De Astis, oltre 200 persone ai funerali. I familiari: "Vittima del fallimento della società"

Oltre 200 persone hanno salutato la 71enne travolta da un’auto rubata guidata da minorenni. Tra dolore, appelli e la promessa di uno spazio a lei dedicato

di Giorgio d'Enrico

A Gratosoglio, la comunità si è riunita per l’ultimo saluto a Cecilia De Astis, 71 anni, uccisa da un’auto pirata condotta da minorenni. Parole di dolore, ma anche appelli a investire su scuola e associazioni per prevenire simili tragedie. Il Comune le dedicherà uno spazio nel Municipio 5.

L'addio a Cecilia De Astis, oltre 200 persone ai funerali. I familiari: "Vittima del fallimento della società"

La Chiesa di San Barnaba, a Gratosoglio, ha accolto oltre 200 persone per il funerale di Cecilia De Astis, la 71enne travolta e uccisa da un’auto rubata con a bordo quattro minorenni, tra cui un tredicenne alla guida. Presenti familiari, amici, vicini di casa e l’assessora ai Servizi civici di Milano, Gaia Romani, che ha annunciato la creazione di uno spazio dedicato a Cecilia nel Municipio 5.

Il figlio: “Non è una morte casuale. I ragazzini non hanno tutta la colpa”

Davanti alla folla e ai giornalisti, il figlio Filippo Di Terlizzi ha espresso dolore e amarezza: “Questa non è una morte casuale, poteva essere evitata. Sono ragazzini, non hanno nemmeno 14 anni: non possiamo addossare su di loro tutta la colpa. Dobbiamo agire per prevenire tragedie come questa”.

Don Bertocchi: "Bambini non nemici, ma vittime senza infanzia"

Durante l’omelia, don Davide Bertocchi ha invitato a non trasformare i responsabili in “nemici”: “Gli unici veri avversari sono il male e la morte. Tanto meno lo sono bambini cui è stata negata l’infanzia. Possiamo solo pregare perché incontrino chi sappia insegnare loro l’amore che vince il male”.

Il messaggio di Don Steffano: “Coltiviamo i fiori del quartiere”

Il parroco don Paolo Steffano ha ricordato la forza e la bellezza della comunità: “A Gratosoglio non abbiamo diamanti, ma tanti fiori. Bisogna saperli vedere e coltivare. Non serve la rabbia, ma investimenti continui su scuola, sport, associazioni e parrocchie”. Un pensiero commosso è stato rivolto a Cecilia, affidandole simbolicamente la protezione dei figli e la benedizione del quartiere che ha sempre amato.

La promessa del Comune: uno spazio per Cecilia

L’assessora Romani ha ribadito che Gratosoglio “non è un quartiere abbandonato, ma ricco di energie positive e persone che ogni giorno si impegnano per il bene comune”. L’amministrazione realizzerà uno spazio dedicato a Cecilia, come segno di memoria e impegno concreto per il territorio.

 

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