Milano
La nuove sfide folli tra i giovani: "train surfing" e il “giro della morte” sui binari in Lombardia
La moda pericolosa dei ragazzi sui binari si diffonde in Lombardia. Denunce a Brescia e allarme a Lonate Pozzolo

Una nuova moda tra adolescenti mette a rischio vite e sicurezza ferroviaria. A Lonate Pozzolo i giovani corrono sui binari, mentre a Brescia due minorenni sono stati denunciati per “train surfing”. Le autorità lanciano un appello urgente per fermare queste pratiche estremamente pericolose.
La nuove sfide folli tra i giovani: train surfing e il “giro della morte” sui binari in Lombardia
Alla stazione sotterranea di Ferno-Lonate Pozzolo, lungo la linea per Malpensa, si è diffusa la pericolosa moda del “giro della morte”. Gli adolescenti scendono sui binari, corrono lungo il tracciato e risalgono prima del passaggio del treno. Un comportamento che non solo mette a rischio la loro vita, ma compromette anche la sicurezza dei convogli.
L’allarme del Comune: “Va fermata subito”
La sindaca Nadia Rosa Foti ha lanciato un appello dopo le prime segnalazioni della settimana scorsa: “È un comportamento pericolosissimo e va interrotto immediatamente, prima che accada una tragedia”. La stazione, con spazi ristretti e convogli ad alta velocità, rende l’attività ancora più rischiosa.
Train surfing a Brescia: denunciati due minorenni
Parallelamente, a Brescia la Polizia Ferroviaria ha denunciato due ragazzi di 16 e 17 anni, colpevoli di aver praticato “train surfing” sulla linea Brescia-Edolo. I giovani si erano filmati mentre uno camminava in piedi sul tetto di un treno in corsa, condividendo il video sui social.
Indagini e rischi mortali
Le indagini sono partite dalle denunce del personale Trenord e hanno sfruttato l’analisi dei profili social, le testimonianze e le telecamere di sorveglianza. Gli esperti avvertono che questa pratica comporta il rischio di cadute, folgorazione e urti con le infrastrutture, oltre a danneggiare i sistemi di frenatura dei convogli. I due minorenni sono stati denunciati alla Procura dei Minorenni di Brescia per attentato alla sicurezza dei trasporti.