La Russa jr, udienza fiume a Milano. La difesa: "22enne euforica ma non incosciente: fu consenso esplicito" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 19:35

La Russa jr, udienza fiume a Milano. La difesa: "22enne euforica ma non incosciente: fu consenso esplicito"

Udienza fiume al Tribunale di Milano: i legali del figlio del presidente del Senato insistono sul "consenso esplicito", l’avvocato della giovane replica: "Non era in grado di esprimerlo"

Al Tribunale di Milano si è svolta l’udienza sull’opposizione alla richiesta di archiviazione per Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato, accusato di violenza sessuale insieme all’amico dj Tommaso Gilardoni. I difensori sostengono che la ragazza di 22 anni fosse consenziente e puntano su un video come prova chiave. Il legale della giovane, invece, parla di "giusto processo" e ribadisce che la sua assistita non era in condizioni di esprimere consenso. Il gip Rossana Mongiardo si è riservata la decisione.

La Russa jr, i legali: "Dalla 22enne consenso esplicito"

È durata oltre tre ore l’udienza davanti al gip Rossana Mongiardo, chiamata a decidere sull’opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dalla procura di Milano per Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato, e l’amico dj Tommaso Gilardoni. Entrambi sono accusati di violenza sessuale in relazione ai fatti avvenuti nella notte tra il 18 e il 19 aprile 2023 a casa La Russa, al termine di una serata in discoteca.

La linea della difesa di La Russa jr: "Consenso esplicito"

Secondo gli avvocati Adriano Bazzoni e Vinicio Nardo, difensori di Leonardo La Russa, il video registrato quella sera all’interno dell’appartamento sarebbe la prova decisiva: "Ci sono tutti gli elementi per dire che c’era un consenso esplicito da parte della ragazza". I legali hanno sottolineato che la giovane aveva bevuto molto ma non aveva assunto psicofarmaci, e che dunque si trovava "in uno stato di euforia e non di incoscienza".

Nardo ha aggiunto: "Sono fatti delicati che riguardano ragazzi giovani. Abbiamo portato le nostre argomentazioni, che riteniamo smentiscano completamente le accuse. C’è poi un procedimento stralciato che verrà discusso più avanti".

Il legale della 22enne: "Non era in grado di decidere"

Di opinione opposta l’avvocato Stefano Benvenuto, difensore della 22enne: "La mia assistita non era in grado di esprimere un consenso. Lei mi ha fatto dichiarazioni che meritano un approfondimento e chiedo solo un giusto processo". Benvenuto ha parlato di "atti processuali da leggere in maniera diametralmente opposta" e di "sfumature che il giudice dovrà valutare".

La decisione del gip: oltre 5mila pagine di atti raccolti

La giudice Mongiardo si è riservata la decisione dopo aver ascoltato le parti e aver esaminato le oltre 5mila pagine di atti raccolti, tra indagini della polizia e memorie difensive. Tre le opzioni sul tavolo: ordinare l’archiviazione, disporre l’imputazione coatta e il rinvio a giudizio, oppure chiedere nuovi approfondimenti investigativi. La decisione è attesa nei prossimi giorni.

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