Linate, carcasse di uccelli nei bagagli. La forestale denuncia tre maltesi
Quattro valigie con all'interno oltre 200 esemplari morti di avifauna protetta. Questo il macabro sequestro eseguito dalla Forestale presso l'Aeroporto di Milano-Linate. Anatre, cicogne, ibis, aironi, tucani, fenicotteri, civette, poiane, sono solo alcune delle specie rinvenute, tutte appartenenti a categorie protette. Lo scorso 14 giugno gli uomini del Nucleo Operativo CITES del Corpo forestale dello Stato dell'aeroporto di Milano-Linate, erano stati mobilitati per verificare il contenuto dei bagagli appartenenti a tre cittadini maltesi provenienti dal Sud-America e diretti all'isola di Malta. I viaggiatori erano stati precedentemente fermati dal servizio passeggeri della Dogana e dalla Guardia di Finanza per i controlli di routine previsti per i voli provenienti da paesi extra-UE. All'interno dei bagagli erano state rinvenute le carcasse dei volatili e in considerazione del singolare ritrovamento sono stati allertati, come previsto dal protocollo operativo tra Agenzia delle Dogane e Corpo forestale dello Stato, gli esperti del Nucleo Operativo Cites della Forestale. Dall'ispezione ß emerso che si trattava di avifauna protetta dalla Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione (CITES). Tutti gli esemplari sono stati sequestrati dal Corpo forestale dello Stato, mentre i tre passeggeri sono stati denunciati all'AutoritÖ Giudiziaria competente per violazioni delle normative riguardanti la Convenzione di Washington. Le indagini, tuttora in corso, confermerebbero le ipotesi giÖ avanzate da molte associazioni ambientaliste in merito all'esistenza di un traffico illegale di trofei di caccia fra Europa e Paesi mediorientali e nordafricani. Bracconieri ed imbalsamatori catturerebbero illegalmente, rari esemplari di fauna in varie aree del mondo, compresi parchi nazionali, per poi portarli in Europa dove verrebbero imbalsamati e immessi in circuiti illegali.