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Milano
Lodi, scontro al Csm sull'arresto. Retromarcia Pd dopo le proteste
Simone Uggetti

Simone Uggetti, arrestato ieri nell'ambito di un'inchiesta della procura di Lodi si e' autosospeso dal Pd e dalla carica di sindaco della citta' lombarda. Lo ha comunica il suo legale Pietro Garbriele Roveda al termine dell'interrogatorio di garanzia nel carcere di San Vittore.

Uggetti è stato arrestato per 'turbata liberta' degli incanti' in relazione all'appalto di due piscine comunali all'aperto. L'esponente politico e' difeso dall'avvocato Pietro Gabriele Roveda, attraverso il quale, dopo l'arresto, aveva fatto sapere di avere operato nell'interesse della citta'. Assieme a Uggetti è finito in carcere anche l'avvocato Cristiano Marini, legale rappresentante della societa' Sporting Lodi a favore della quale sarebbe stato confezionato un bando su misura per la gestione delle piscine comunali.

Renzi: nessun complotto toghe. Ma esplode caso Csm - Nessun complotto delle toghe contro il governo: Matteo Renzi, nella lunga giornata che lo ha visto passare dalle radio all'Aula della Camera e infine anche sui social, ha provato a mettere la parola 'fine' ai rumors seguiti all'arresto del sindaco Pd di Lodi. "Il Pd non grida al complotto, nalla maniera piu' assoluta", ha scadito il premier durante l'ormai tradizione botta e risposta con i follower sulla sua pagina Facebook. Di primo mattino, alla radio, era stato ancor piu' netto: "L'inchiesta di Lodi un complotto? Ma de che...". La battuta in romanesco, pero', non e' servita a riportare la calma e riportare al centro del dibattito il lavoro del governo. Complice l'esternazione del membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura, Giuseppe Fanfani, l'attenzione della politica e non solo e' rimasta a Lodi: "ingiustificate e comunque eccessive" sarebbero state, per Fanfani, le misure cautelari disposte per Uggetti. Tanto "ingiustificate" da far parlare lo stesso Fanfani della necessita' di una verifica "sulla legittimita' dei comportamenti tenuti e dei provvedimenti adottati" dalla magistratura. Parole che hanno provocato la sollevazione di sette consiglieri del Csm e della stessa Associazione Nazionale Magistrati. I primi definiscono le esternazioni di Fanfani "parole inaccettabile". I secondi sottolineatno che si tratta "di una indebita interferenza in un procedimento in corso", portato avanti dagli uffici giudiziari di Lodi. Un fuoco di sbarramento che ha portato Fanfani a rivedere, almeno in parte, la sua posizione: "Non chiedero', allo stato, l'apertura di una pratica al Csm, salvo nuove evenienze", sottolinea per poi aggiungere: "Sostenere pubblicamente che un magistrato fa bene e' un dovere, ma e' un dovere anche dire che possa sbagliare. Io riconfermo tutto cio' che ho scritto". Di fronte al divampare della polemica, Renzi non ha potuto fare altro che ribadire la linea del governo e del partito. "Il governo non commenta" cio'che fa il Csm. E, per quanto riguarda il Pd: "Diciamo ai magistrati: prego andate avanti, noi invitiamo i magistrati a indagare, siamo perche' si debbano aiutare a svolgere le indagini nella piu' ampia liberta'". E, a dimostrazione di questa tesi, il premier elenca quanto fatto dal governo in tema di giustizia: "Abbiamo cambiato il codice penale, introdotto regole piu' dure sulla corruzione, sulla prescrizione, sui reati ambientali, sul falso in bilancio, abbiamo fatto un numero di cose impressionante. Noi rispettiamo le iniziative dei magistrati, speriamo che arrivino al piu' presto le sentenze".


IL TERZO INDAGATO - C'è un terzo indagato nell'ambito dell'inchiesta della guardia di finanza di Lodi cha ha portato all'arresto del sindaco della città Simone Uggetti e dell'avvocato Cristiano Marino. Si tratta di Luigi Pasquini, imprenditore lodigiano nell'ambito della ristorazione che entra dunque nell'inchiesta, in quanto procuratore speciale di Sporting Lodi e presidente della Wasken Boys, aggiudicataria del precedente bando di gestione delle piscine scoperte.

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