La locomotiva lombarda non si è fermata: il report di Bankitalia e il bias informativo avverso al Nord - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 12:00

La locomotiva lombarda non si è fermata: il report di Bankitalia e il bias informativo avverso al Nord

La narrazione su Milano e la Lombardia racconta della "locomotiva del Nord" che si è fermata. Ma il report di Bankitalia su economia e occupazione dice cose diverse. Ed il confronto con una qualsiasi regione del Sud è eloquente. Ma questo non vuol dire ch

di Fabio Massa

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La locomotiva lombarda non si è fermata: il report di Bankitalia e il bias informativo avverso al Nord

Nella narrazione su Milano e la Lombardia che oggi è su tutti i giornali io penso ci sia un grandissimo bias informativo di malanimo nei confronti del Nord. A novembre 2024 la Banca d'Italia avverte di un rallentamento dell'economia lombarda in un "aggiornamento" dei suoi rapporti annuali. I titoli dei giornali lanciano l'allarme: "La locomotiva si è fermata". Poi, a fine giugno sempre la Banca d'Italia vara il rapporto annuale, cioè una ricerca più completa. Che cosa fanno i giornali? Quasi se ne fregano. Perché? Io non lo so, ma sono andato a scaricarmela QUI.  

E ho letto delle cose interessanti. Citiamo: "Nonostante il rallentamento congiunturale degli ultimi due anni, nell'ultimo decennio la Lombardia ha registrato una crescita economica superiore sia a quella dell'Italia sia a quella delle regioni europee a essa simili per struttura produttiva e grado di sviluppo. All'espansione hanno contribuito, da un lato, l'incremento dell'occupazione e, dall'altro, l'aumento della produttività del lavoro, in particolare nel settore dei servizi".

E ancora: "Nel 2024 l'economia della Lombardia ha continuato a crescere, seppure in misura contenuta. Le stime dei previsori indicano un aumento del prodotto compreso tra lo 0,5 e lo 0,8 per cento lo scorso anno; la nostra stima è dello 0,7 per cento, in linea con la media nazionale". Quindi, è vero che c'è un rallentamento ma di fatto la crescita c'è stata e anche adesso la Lombardia ha la velocità della media italiana. 

Il report di Bankitalia: in Lombardia esercizi in utile e occupazione in crescita

Fin qui, niente di cui gioire. Però sono i dettagli che contano. E così, vado avanti a leggere i dati sulle aziende: "Nel 2024, secondo i dati dell’indagine della Banca d’Italia, più dell’80 per cento delle aziende lombarde ha chiuso l’esercizio in utile, una quota in lieve calo rispetto all’anno precedente, ma superiore a quella media del triennio pre-pandemico". 

E l'occupazione? "Nel 2024 la crescita dell’occupazione è proseguita, seppure in misura inferiore rispetto agli anni precedenti, e il tasso di disoccupazione è sceso a livelli molto bassi anche nel confronto storico (...) Il tasso di occupazione è salito al 69,4 per cento (62,2 in Italia) e si è lievemente ridotto il divario di genere (da 14,5 nel 2023 a 14,0 punti percentuali. (...) Le persone in cerca di lavoro hanno continuato a diminuire (-8,3 per cento in media d’anno) e il tasso di disoccupazione, che già si collocava su livelli particolarmente bassi nel confronto storico, è sceso ulteriormente (3,7 per cento; 6,5 in Italia). Si è ridotto anche il numero di giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano (NEET – Neither in employment nor in education and training): l’incidenza sul totale delle persone della stessa fascia di età è diminuita al 10,1 per cento (15,2 per cento in Italia)".

Dunque, di lavoro ce ne è. Tanto, tantissimo. "Il 3,7 per cento dei residenti in Lombardia vive in famiglie in cui nessun componente ha una occupazione (9,0 nella media del Paese)". E quando c'è lavoro, c'è ricchezza. Tanta, in Lombardia. Tantissima.  "La ricchezza netta delle famiglie lombarde ammontava a 2.600 miliardi di euro, circa 260.000 euro pro capite (191.000 la media nazionale). Nel corso del decennio 2014-23 la ricchezza netta è aumentata del 29,3 per cento, molto di più della media nazionale (13,0 per cento)".

Quindi, riassumendo. Va tutto bene madama la marchesa? Assolutamente no. Però la ricchezza è aumentata del 30 per cento in un decennio e siamo ai valori più bassi possibili di disoccupazione. 

Il confronto con i numeri della Puglia

Ho scaricato per effettuare un confronto anche il report della Banca d'Italia sulla Regione Puglia, andando a cercare gli stessi indicatori (QUI). Che cosa ho trovato? Metto qui alcune citazioni, velocissime.  "Nel 2024 l'espansione dell'economia pugliese ha continuato a perdere d'intensità. In base all'indicatore trimestrale dell'economia regionale (ITER) sviluppato dalla Banca d'Italia, il prodotto sarebbe aumentato dello 0,5 per cento a prezzi costanti, un dato inferiore nel confronto con il Mezzogiorno e l'Italia (0,9 e 0,7 per cento, rispettivamente)". Ricchezza. Ricordate i valori lombardi? 260k pro capite. "Il valore corrente della ricchezza reale e finanziaria al netto delle passività finanziarie delle famiglie pugliesi ammontava a pari a circa 115.000 euro pro capite (191.000 la media nazionale). Tra il 2013 e il 2023 la crescita complessiva della ricchezza netta è stata del 5,8 per cento, un dato molto inferiore alla media nazionale".

L'aumento del divario tra ricchi e poveri in Lombardia e l'invidia di una parte dell'Italia per l'altra

Mi viene da chiedermi se l'aumento del costo della vita a Milano non dipenda anche semplicemente dal fatto che c'è più disponibilità finanziaria globale. Con una nota importante: non vuol dire che "tutti sono ricchi” e che “non c'è la povertà perché i ristoranti sono pieni". Vuol dire che è in corso una dinamica di aumento del divario tra ricchi e poveri, in Lombardia. E in particolare a Milano, dove occorre ripensare la città profondamente. Ma c'è da chiedersi: perché di fronte a dati, freddi numeri che vogliono dire "fatti", la narrazione è sempre quella del Nord che sta per fallire, che non riesce ad essere quello di un tempo. Che sotto la pandemia era infetto, che adesso non è più locomotiva, che oggi è diventato un posto ostile e respingente perché ricco. Perché non si riesce a estirpare l'invidia di una parte dell'Italia per l'altra? E vale per il Nord contro il Sud e viceversa. (Disclaimer: forse se smettessimo di fare pure noi i cumenda non sarebbe male...)

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