Milano
Madre single lotta contro un tumore ma viene licenziata dall'azienda: "Possibile discriminazione"
Polemica per una azienda del Milanese che non ha rinnovato il contratto alla donna per un calo di lavoro. Il sindacato Nidili Cgil attacca: "Possibile discriminazione"

Madre single lotta contro un tumore ma viene licenziata dall'azienda: "Possibile discriminazione"
Quattro anni di lavoro in azienda, la Recuperator di Rescaldina, appartenente al Gruppo Carel di Padova, poi la diagnosi: tumore al seno. Oggi Rosaria Ferro, 55 anni, madre single di un 18enne, dopo l’intervento e il periodo di convalescenza, è riuscita a tornare al lavoro, con permessi e riduzione dell’orario concordati in base alle sue condizioni di salute. Il suo percorso di guarigione sembrava procedere bene, ma al termine del contratto è arrivata una decisione inattesa: la società ha scelto di non rinnovarle l’incarico, motivando la decisione con una “presunta mancanza di lavoro”.
"In azienda non mi hanno mai chiamato. Solidarietà solo dai colleghi"
Un licenziamento che ha lasciato Roasaria sorpresa e amareggiata, anche per la scarsa disponibilità dei datori di lavoro: "Ci sono rimasta malissimo - ha detto la donna a "Collettiva" - In azienda (...) non mi hanno mai chiamato, anche dopo aver saputo che avevo scoperto di avere un tumore al seno. C’è una signora delle risorse umane, non mi ha mai chiesto come stavo, neanche dopo l’intervento”. Atteggiamento opposto, però, le è stato riservato dai colleghi: "Da molti di loro tantissima solidarietà, che non mi aspettavo. Anche oggi c’è stata un’assemblea sindacale della Fiom che mi ha manifestato grande vicinanza, ha alzato la voce sulla mia questione, anche se non sono iscritta al loro sindacato e non sono dipendente diretta, ma impiegata con una agenzia."
La Cgil: "Possibile discriminazione"
Ora Rosaria, con l’assistenza del sindacato Nidil-Cgil Ticino Olona, ha deciso di denunciare pubblicamente quanto accaduto, poiché, essendo una dipendente somministrata, Rosaria non gode delle stesse tutele previste per i lavoratori assunti direttamente in azienda: «La Recuperator sostiene un calo di commesse come motivo del mancato rinnovo – hanno scritto i sindacalisti – ma nello stesso periodo ha assunto sei nuovi lavoratori, un fatto che lascia ipotizzare una possibile discriminazione nei confronti della lavoratrice. Faremo tutto il possibile affinché questo provvedimento venga ritirato».
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